Cominciando dai freddi numeri: con circa 5 miliardi di euro di interscambio all'anno tra l'Iran e l'Italia, il nostro Paese è quello che rischia di piu' se le sanzioni imposte dagli Stati Uniti all'Iran dovessero bloccare le relazioni economiche e commerciali.
Cominciando dai freddi numeri: con circa 5 miliardi di euro di interscambio all'anno tra l'Iran e l'Italia, il nostro Paese è quello che rischia di piu' se le sanzioni imposte dagli Stati Uniti all'Iran dovessero bloccare le relazioni economiche e commerciali. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo aveva già detto a Donald Trump durante il loro ultimo incontro alla Casa Bianca e lo ha ribadito anche nell'incontro con la stampa di metà estate.
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio
"Non ci sottraiamo agli impegni fin qui sottoscritti ma siamo disponibili a verificarne l'aggiornamento, anche in direzione più rigorosa. Ma iniziative di questo tipo sono da valutare con i nostri partner europei"
Insomma prove tecniche di dialogo anche se sul fronte italiano, l'ENI, il gigante nostrano dell'energia all'inizio di quest'anno ha chiuso la sua attività in Iran, e sempre li, Fiat Chrysler da molto tempo ha ridotto la produzione. Il Presidente del Consiglio ha detto che l'Italia sarà "iper-sensibile" alle ripercussioni sulle imprese italiane delle sanzioni e agirà per "limitare il più possibile l'impatto negativo", affermando che ci sono già stati segnali che indicano un tale impatto.