Sud Sudan: firmato l'accordo di pace tra governo e ribelli

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Di Euronews
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Khartoum in festa dopo la firma dell'intesa sul cessate il fuoco e la ripartizione del potere tra il governo di Salva Kiir e i ribelli di Riek Machar. Cominciata nel 2011, la guerra civile ha causato decine di migliaia di vittime e costretto alla fuga oltre 3 milioni di persone

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Dopo l'intesa preliminare di fine luglio il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il leader del principale gruppo ribelle, Riek Machar, hanno firmato nella capitale Karthoum l'accordo di pace per mettere fine alla guerra civile che dura ormai da cinque anni e che ha causato decina di migliaia di morti.

"Dobbiamo pensare ad unire il nostro popolo - ha detto il presidente Kiir dopo la firma -. Per farlo dobbiamo lavorare per il trasferimento pacifico del potere attraverso le urne invece che attraverso le armi".

Machar: "Serve volontà politica per trasformare accordi in realtà"

Alla firma dell’accordo erano presenti anche diversi capi di Stato africani, fra cui il presidente sudanese Omar al Bashir, il presidente keniota Uhuru Kenyatta e il primo ministro somalo Hassan Ali Khaire, oltre ai rappresentanti dell'Unione africana e dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad). In base all'accordo il leader ribelle Riek Machar sarà uno dei cinque vicepresidenti che affiancheranno Kiir.

"Qualcuno ha detto che c'è sempre qualche insidia quando si tratta di mettere in pratica accordi di questo tipo - ha detto Machar -. Se non c'è la volontà politica, se firmiamo bellissimi accordi e non li applichiamo, non avremo fatto nulla".

Un paese in fuga: oltre tre milioni di profughi

Una Karthoum in festa ha salutato la firma dell'accordo che prevede anche la riduzione del numero di membri del governo da 45 a 35: 20 saranno espressione della fazione guidata dal presidente Salva Kiir e nove di quella guidata da Machar. A spartirsi le altre sei saranno i partiti dell'opposizione non armata.

La guerra civile scoppiata nel 2011 - alimentata da rivalità etniche e personali e cominciata solo due anni dopo l'indipendenza - ha costretto alla fuga oltre 3 milioni di persone, un quarto della popolazione del paese. I precedenti accordi di pace sono durati al massimo qualche mese prima che le ostilità ricominciassero.

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