Il 2 agosto, anniversio dello sterminio di 3mila nomadi nelle camere a gas di Auschwitz avvenuto nel 1944, si celebra la giornata europea della memoria: sono tra i 220mila e i 500mila i Rom e i Sinti uccisi dai nazisti e dai loro alleati nel corso della seconda guerra mondiale
È considerato l'Olocausto dimenticato. Ogni anno, il 2 agosto, si celebra la Giornata europea dedicata alle vittime del genocidio Rom avvenuto durante la seconda Guerra mondiale.
Una ricorrenza istituita dal Parlamento europeo nel 2015 e particolrmente sentita a Ustica, in Croazia: il villaggio sorge a poca distanza dal campo di concentramento di Jasenovac, dove tra il 1941 e il 1945 sono morte più di 16mila persone di etnia Rom e Sinti.
Alle celebrazioni tenutesi nel cimitero di Ustica hanno partecipato delegazioni rom di vari paesi.
Non ci sono cifre ufficiali, ma si stima che il numero di Rom e i Sinti uccisi nel corso del conflitto oscilli tra i 220 mila e gli oltre 500mila.
Il genocidio viene ricordato il 2 agosto perché è in questa data che, nel 1944, 3mila Rom - tra cui molti bambini - furono uccisi nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau come rappresaglia per la ribellione di uomini, donne e bambini che, armati di sassi e bastoni, nel maggio di quell'anno avevano costretto le SS che volevano sterminarli alla ritirata.
Quasi 20.000 persone sono state uccise ad Auschwitz. La stragrande maggioranza delle vittime dell'Olocausto Rom è stata però ammazzata a colpi di arma da fuoco o è morta a causa delle cattive condizioni di salute nei nei campi di internamento.
"Vittime dimenticate"
La persecuzione dei Rom da parte del regime nazista iniziò nel 1933; in seguito venne introdotta una legislazione discriminatoria che includeva lavori forzati e sterilizzazione. Ma si è dovuto attendere fino al 1979 perché le autorità tedesche ammettessero la persecuzione "a sfondo razziale", consentendo ai parenti delle vittime di richiedere un risarcimento e di ottenere il riconoscimento ufficiale del loro status.s
"Non c'è posto, nelle nostre società europee moderne e nel discorso politico, per la disumanizzazione dei rom o di altri gruppi minoritari. Le atrocità del passato ci ricordano che l'uguaglianza e la non discriminazione sono valori che non possono essere dati per scontati: il loro rispetto richiede la nostra costante attenzione e la nostra disponibilità a sfidare coloro che li attaccano", shanno dichiarato congiuntamenteFrans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, assieme a Vero Jourova, commissario europeo per la giustizia.
"A distanza di sette decenni, i sinti e i Rom devono ancora affrontare quotidianamente odio, violenza, discriminazione e razzismo. E molti non hanno ancora accesso a beni di prima necessità come alloggi decenti, istruzione e assistenza sanitaria", ricordarono l'anno passato.
Circa l'80% della popolazione rom europea "vive ancora a rischio di povertà", secondo un rapporto dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali.
L'agenzia ha anche sottolineato che "le forme più odiose di antiziganismo, di crimini motivati dall'odio e di molestie continuano a ostacolare l'inclusione dei Rom" nelle società europee. Un Rom su tre, tra gli intervistati, è stato oggetto di qualche forma di molestia.
Vera Jourova parteciperà alla funzione di Auschwitz-Birkenau per ricordare lo sterminio dell'ultimo Rom nel campo di concentramento nazista, 75 anni fa. Altri eventi sono stati programmati in tutta Europa per celebrare la ricorrenza.