Il catechismo definitivamente contro la pena di morte

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Di Paolo Alberto Valenti
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Papa Francesco ha chiesto la modifica del punto 2267 del catechismo ufficiale che ammetteva in estrema ratio la pratica della pena di morte. La Chiesa adesso rifiuta totalmente l'applicazione della pena di morte anche per grandi criminali/assassini

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La dottrina cattolica non escludeva in assoluto la pena di morte. Adesso tutto cambia: Papa Francesco ha chiesto la definitiva modifica del Catechismo eliminando per sempre qualunque legittimità all'uso della pena di morte. Con un 'rescritto' a firma del cardinale Luis F. Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, è stata disposta la revisione del n. 2267 del Catechismo della Chiesa cattolica, stabilendo che "la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che 'la pena di morte è inammissibile perché attenta all'inviolabilità e dignità della persona', e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo". Una lettera dell'ex Sant'Uffizio è stata quindi inviata ai vescovi con la nuova versione. Il rescritto dispone che il nuovo testo «venga tradotto nelle diverse lingue e inserito in tutte le edizioni del suddetto Catechismo».

Secondo il cardinale Luis Francisco Ladaria, la volontà di Francesco «si situa in continuità con il Magistero precedente, portando avanti uno sviluppo coerente della dottrina cattolica».

La genesi della modifica

Questa frase sarebbe stata infatti pronunciata da Jorge Mario Bergoglio ad un incontro dello scorso ottobre in occasione dei 25 anni dalla promulgazione del nuovo Catechismo voluto da Papa Giovanni Paolo II. Durante l'incontro Bergoglio aveva preannunciato l'intenzione di riformulare in questo punto il Catechismo.

Andrebbe precisato che l'abolizione della pena di morte, perfettamente coerente con i dettami fondanti della Chiesa Cattolica che proclamano l'impossibilità di attentare alla vita a qualunque suo stadio, non significa dare carta bianca all'impunità. Peraltro la Chiesa Cattolica non è pacifista per definizione ma condanna l'uso indiscriminato e criminale della violenza e per voce di Papa Francesco identifica nei mercati di armi i maggiori assertori delle guerre e della politica della violenza.

Ecco il nuovo testo del paragrafo

Questo il nuovo testo del paragrafo relativo alla pena di morte: «Per molto tempo il ricorso alla pena di morte da parte della legittima autorità, dopo un processo regolare, fu ritenuta una risposta adeguata alla gravità di alcuni delitti e un mezzo accettabile, anche se estremo, per la tutela del bene comune. Oggi è sempre più viva la consapevolezza che la dignità della persona non viene perduta neanche dopo aver commesso crimini gravissimi. Inoltre, si è diffusa una nuova comprensione del senso delle sanzioni penali da parte dello Stato. Infine, sono stati messi a punto sistemi di detenzione più efficaci, che garantiscono la doverosa difesa dei cittadini, ma, allo stesso tempo, non tolgono al reo in modo definitivo la possibilità di redimersi. Pertanto la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che “la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona”, e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo».

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