Presidenziali in Mali: rischio violenze

Presidenziali in Mali: rischio violenze
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Di Debora Gandini
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Domenica di voto in un clima di forte tensione. Keita in cerca del secondo mandato.

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Il Mali si prepara per le presidenziali di questa domenica in un clima di forte tensione. Il Capo di Stato uscente, Ibrahim Boubacar Keita, corre per un secondo mandato contro altri 23 candidati, tra cui il leader dell’opposizione Soumaila Cissé, l’ex ministro delle Finanze già sconfitto da Keita nel 2013.

Come ci racconta questo elettore il Paese ha bisogno di cambiare il presidente, chi è è al potere in questo momento non è all'altezza del proprio mandato. Qui In Mali c'è molta insicurezza, i giovani sono disoccupati ... Il Presidente non riesce a trovare una soluzione ai nostri problemi, ecco perchè voterò contro il regime al potere.”

Keita è stato accusato dall’opposizione di malgoverno e di fallimento sul fronte della sicurezza. Quasi 300 civili sono rimasti uccisi dall’inizio dell’anno in scontri tra comunità. Senza contare che il Mali da quasi quattro anni vive in uno stato di emergenza per le violenze degli estremisti jihadisti. L’Unione europea ha inviato circa 100 osservatori sul posto mentre sono oltre 30.000 gli agenti delle forze di sicurezza mobilitati per garantire le operazioni di voto.

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