Mali al voto per cercare pace e stabilità

Mali al voto per cercare pace e stabilità
Di Debora Gandini
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La sfida per le presidenziali è tra il capo di Stato uscente Keita e il leader dell’opposizione Cissé

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Un voto per riportare la pace nel Paese. Questo l’auspicio di milioni di elettori che oggi in Mali sono chiamati a scegliere il nuovo Presidente. Il Capo di Stato uscente, Ibrahim Boubacar Keita, corre per un secondo mandato contro altri 23 candidati. Il Mali da quasi quattro anni vive in uno stato di emergenza per le violenze degli estremisti jihadisti, senza contare l’instabilità economica.

"Se il nuovo presidente dovesse riuscire a dare più opportunità ai giovani e combattere davvero la corruzione – dice un elettore - allora in questo paese le cose potranno finalmente cambiare".

Per molti la speranza e il cambiamento portano il nome di Soumaïla Cissé, il leader dell’opposizione al parlamento. Secondo i media locali, in occasione della proclamazione ufficiale come rappresentante della sua coalizione, erano presenti ben sessantamila persone. "Il nostro attuale capo di Stato sta imbrogliando tutti, ha dichiarato Cissé, in uno degli ultimi comizi elettorali. “Il nostro governo sta barando, e le persone devono saperlo.”

Keita è stato accusato dall’opposizione di malgoverno e di fallimento sul fronte della sicurezza. Al centro del programma di Cissé la lotta contro la corruzione. Intanto quasi 300 civili sono rimasti uccisi dall’inizio dell’anno in scontri tra comunità. L’Unione europea ha inviato circa 100 osservatori sul posto mentre sono oltre 30.000 gli agenti delle forze di sicurezza mobilitati per garantire le operazioni di voto.

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