Facebook: cinque cose da sapere per il futuro del social network

Facebook: cinque cose da sapere per il futuro del social network
Diritti d'autore  REUTERS/Eric Gaillard
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Di Pascale DaviesCristiano Tassinari
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L'inizio del declino per Facebook? Forse no, ma il mercato per il social network più famoso del mondo è cambiato. L'aumento degli iscritti è stato, nell'ultimo trimestre, il più basso di sempre. Colpa degli scandali, delle fake news e del nuovo regolamento-privacy europeo. Ma Zuckerberg non molla.

Tutto previsto, tutto sotto controllo?

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Le fortune di Facebook sono cambiate dopo che le azioni del social network sono calate - mercoledì - addirittura del 24%, in seguito alla presentazione dei dati finanziari sul secondo trimestre del 2018.

Un’azione di Facebook è passata in pochi minuti da 217,50 a 172 dollari.

Il gigante della tecnologia, con sede a Menlo Park (California) ha dichiarato che si aspettava un rallentamento della crescita dei ricavi poiché, ora, "mette al primo posto la privacy".

Il fondatore, Mark Zuckerberg, ha provato a rassicurare gli investitori e gli analisti, ma ha ammesso che la società potrebbe continuare a deludere le aspettative per qualche trimestre, mentre riorganizza parte delle proprie attività. Tutto previsto, tutto sotto controllo, secondo Zuckerberh.

Euronews volge lo sguardo dietro ai freddi numeri e cerca di capire cosa sta accadendo: forse una nuova "seconda rivoluzione digitale".

1. Facebook perde tre milioni di utenti in Europa

L'introduzione della nuova nuova legge europea sulla privacy ha messo in crisi la crescita e l'impegno degli utenti. Gli utenti attivi giornalieri di Facebook in Europa sono diminuiti di tre milioni nel trimestre, con un calo di circa l'1%, dal nuovo regolamento. Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) conferisce a una persona il diritto di scoprire se, dove e per quale scopo, vengono trattati i propri dati personali.

Facebook ha dichiarato che il calo fisiologico degli utenti è stato coerente con le prospettive del trimestre precedente, ma non ha spiegato se si aspettava che il declino numerico durasse.

La crescita giornaliera di utenti in tutto il mondo per Facebook si è ridotta per il sesto trimestre consecutivo.
In totale, gli utenti del social network sono circa 1,5 miliardi.

2. Facebook paga il prezzo della privacy

Facebook è stato lasciato travolto dallo scandalo della privacy, dopo aver consentito ad un'app di raccogliere dati da 87 milioni di profili in tutto il mondo, che sono stati utilizzati da [Cambridge Analytica](<iframe width=) nella campagna presidenziale statunitense del 2016 e nel referendum sulla Brexit.

Mentre Facebook è stato multato e il CEO Mark Zuckerburg si è scusato ripetutamente, la reputazione di Facebook è stata danneggiata e ne sta ancora letteralmente pagando il prezzo.

Facebook aveva avvertito gli investitori di aspettarsi un balzo dei costi del secondo trimestre a causa degli sforzi per affrontare le preoccupazioni sulla scarsa gestione dei dati sulla privacy degli utenti e per monitorare meglio ciò che gli utenti postano. Le spese totali, nel secondo trimestre, sono salite a 6,3 miliardi di euro.

REUTERS/Francois Lenoir
Proteste al Bruxelles contro Zuckerberg e Facebook.REUTERS/Francois Lenoir

3. La pubblicità subisce un colpo quando le vendite sono sotto alle aspettative

Le vendite di Facebook nel secondo trimestre sono cresciute del 42%, molto meno di quanto previsto. È la crescita più bassa dell'azienda in quasi tre anni.

La pubblicità in calo è un altro motivo della debolezza attuale di Facebook. Il GDPR ha imposto diverse modifiche ai termini di riservatezza e alla procedura di registrazione di Facebook, portando alcuni utenti a optare per annunci non personalizzati, che generano - quindi - meno entrate.

Nel frattempo, gli investitori hanno anche espresso il timore che Facebook abbia raggiunto il limite della quantità di pubblicità che può mostrare nei suoi feed di notizie, prima di trovare altri "spazi" che siano altrettanto efficaci da pubblicizzare.

4. Oltre 2,5 miliardi di utenti interagiscono con altre app di Facebook

Facebook ha dichiarato per la prima volta che più di 2,5 miliardi di utenti interagiscono con almeno una delle sue app ogni mese (che includono Instagram, WhatsApp e Facebook). Tuttavia, gli analisti affermano che molti di loro trascorrono più tempo su Facebook Messenger, WhatsApp e Instagram.

Ma Facebook sta cercando di ritrovare il successo con le tre app, lanciando sempre di più le "Storie", un formato di condivisione di video e foto "preso in prestito" da Snapchat.

Per il futuro, Facebook punta - come abbiamo visto - sulla privacy, ma anche sull'amore: sottoforma di chat...

5. Facebook spera nelle "Storie"

Le "Storie" consentono agli utenti di caricare brevi foto o video prodotti dagli utenti e Facebook spera che queste "Storie" possano rilanciare la crescita del social network.

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Sheryl Sandburg, chief operating officer di Facebook, ha affermato che sarà un'importante opportunità di crescita perché le "Storie" sono più "autentiche" e "coinvolgenti".

Sandburg ha aggiunto: "Sicuramente ci vorrà un po' di tempo affinchè gli inserzionisti pubblicitari si adattino ai nostri nuovi formati.

REUTERS/Regis Duvignau
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