Nicaragua: continuano le proteste anti-Ortega represse nel sangue

Nicaragua: continuano le proteste anti-Ortega represse nel sangue
Di Euronews
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350 sono i morti da aprile a oggi, la maggior parte civili non combattenti

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Tre mesi di proteste hanno travolto il Nicaragua, secondo alcuni analisti si tratterebbe dell'inizio di una nuova rivoluzione, stavolta contro il presidente ex rivoluzionario Daniel Ortega.

"Sono un cittadino qualunque - dice un paramilitare anti-Ortega a volto coperto -  Qui noi dobbiamo liberarci. Tutti i cittadini devono pensare alla loro libertà. Non ci sono gruppi paramilitari. Daniel Ortega non ha niente da fare qui. Le persone insorgono per la libertà".

"Un Paese non può essere cambiato attraverso la violenza - dice un cittadino - Per cambiare un Paese bisogna usare modi legali o i partiti politici. E' una battaglia politica. Se l'opposizione vince, allora è bene dargli il potere. Ma non bisogna certo distruggere il Paese per cambiare il governo".

Più di 350 persone sono state uccise da quando le proteste antigovernative sono iniziate ad aprile. Secondo le associazioni umanitarie la maggior parte dei morti sono civili non combattenti.

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