Voli di stato, multiculturalismo, Gioconda: finale Mondiale, in Italia la si butta in politica

Voli di stato, multiculturalismo, Gioconda: finale Mondiale, in Italia la si butta in politica
Diritti d'autore REUTERS/Gonzalo Fuentes
Di Lillo Montalto Monella
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Come una partita di calcio diventa un pretesto per continuare un dibattito politico carico di bile

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La vittoria al Mondiale della Francia (4-2 alla Croazia in una delle finali più appassionanti) ha scatenato sui social network italiani diversi dibattiti totalmente scollegati da quanto successo in campo, uno più livoroso dell'altro.

Ecco come, a meno di 24 di distanza dall'alzata della Coppa, l'evento sportivo più importante dell'anno è già diventato oggetto di rancoroso contendere politico.

Salvini che va a Mosca: volo di stato? Le critiche a Renzi di 3 anni prima

AGGIORNAMENTO: "Non c'è stato nessun volo di Stato, sono arrivato su un normalissimo volo di linea": lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in una conferenza stampa a Mosca precisando che la sua "presenza alla finale dei Mondiali" di ieri a Mosca "era organizzata dalla Fifa".

Per il ministro dell'Interno, la partita era già diventata occasione per aizzare le folle contro l'odiata Francia ("Sarò impegnato in una missione sportivo-politica. Andrò a 'gufare' la Francia, perché di vedere Macron che saltella proprio non c'ho voglia" [...] e ancora "mi permetterò di tifare Croazia, come immagino farà il 99% degli italiani"). Non avendo funzionato la "gufata" a distanza ravvicinata, si è consolato twittando una foto dei vincitori della 4x400 agli Under20 di Tampere (ricordate le polemiche sulle staffettiste azzurre di colore ai Giochi del Mediterraneo?), con tanto di "il vino italiano è meglio di quello francese, cinema e musica idem, e la Sardegna è molto più bella della Corsica"

"Quando ho saputo che Renzi ha preso un aereo al volo per andare a vedere la finale di tennis tra Vinci e Pennetta mi è venuto un vaffa… Renzi se la guardi in televisione la partita”, disse nel 2015. Questo il tweet incriminato.

Sempre sui social è immancabile il confronto con la premier croata Grabar-Kitarovic che, scrive Reuters, ha preso un volo charter con i tifosi biancorossi.

A Mosca Matteo Salvini ha incontrato oggi il suo omologo russo Vladimir Kolokoltsev e i rappresentanti del Consiglio di Sicurezza Yuri Averyanov e Aleksandr Venediktov.

"Purtroppo ha vinto la Francia", per la serie: quando la classe non è acqua

La prima pagina del Tempo. Leggere alla voce: i valori dello sport che trionfano.

La vittoria francese ha infranto i sogni sovranisti del giornalista Mediaset Paolo Bargiggia, da cui l'emittente si è fermamente dissociata. E la stampa di destra ha reagito così.

La Gioconda vestita con la maglia della Francia

"Congratulazioni all'@equipedefrance per la vittoria della Coppa del mondo 2018". Così l'account ufficiale del Louvre di Parigi ha salutato il trionfo dei Bleus a Mosca, pubblicando una foto della gioconda che indossa la maglietta della Nazionale francese.

Nel suo lancio, l'Ansa scrive: "Una foto - che sa tanto di beffa per l'Italia". I media non ci pensano su due volte e cavalcano subito la retorica nazional-popolare.

Le risposte più sobrie da parte degli internauti italiani hanno questo tenore.

La nazionale multietnica che riflette una Francia multietnica. O no?

Nel '98 ci fu la polemica di Jean-Marie Le Pen, leader del Front National, sulla "francesità" della nazionale vincitrice del Mondiale casalingo, il cui giocatore più rappresentativo era il franco-algerino Zinedine Zidane.

Quest'anno la questione dell'immigrazione viene sollevata non da Marine Le Pen, che si congratula per una vittoria "storica" di Pogba, Mbappé e compagni, quanto da politici e commentatori italiani.

Ed è subito retorica da quattro soldi: da una parte il modello dell'integrazione che trionfa, dall'altro - citando come prova inoppugnabile gli scontri di Parigi - il modello dell'integrazione che fallisce clamorosamente davanti agli occhi dei "buonisti".

"Che bello il multiculturalismo francese", scrive la pagina Figli di Putin. E il dibattito tocca vette di complessità sociologica senza precedenti, con Casapound che interviene nella discussione.

Riflettete, buonisti, riflettete.

Che polemica sarebbe senza il contributo turbomondialista di Diego Fusaro?

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Postilla: i due morti non c'entrano nulla con gli scontri.

Copiare il modelllo Francia per ripartire dopo il 2018. Copiare il modello tedesco per ripartire dopo il 2014. E così via.

Prendere i successi altrui, confrontarli con le miserie nostrane e cercare spunti per un semplice, e rapido copia-e-incolla del modello. Anche quest'anno ci siamo. ✓

I segreti della Francia campione: da Clairefontaine al 'multicolore'. E l'Italia?

Il 9 luglio del 2014 gli articoli di giornale avevano questo tenore: Mondiali, trasparenza nei club e vivai obbligatori: il successo del calcio tedesco, oppure La Germania vince perché è una squadra. Ecco come è nata: giovani e programmazione.

La Germania è uscita ai gironi, perdendo contro la Corea del Sud.

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Anno 2010. "La Spagna campione del mondo può diventare un punto di riferimento per il calcio italiano", disse Maurizio Beretta, allora presidente della Lega Seria A.

E così via, indietro nel tempo. Appuntamento alla prossima "occasione per ripartire", senza mai riuscire a farlo davvero.

BONUS: In fondo in fondo abbiamo vinto un po' anche noi.

Inserire il gioco di una squadra in compartimenti stagni di tipo binario (se non fai possesso palla giochi a catenaccio e contropiede) e trovare gli elementi di italianità che ci permettono, seppur bastonati, di cantare vittoria. Fatto anche questo. ✓

Per un'analisi approfondita sul gioco della nazionale vincitrice, che ha saputo valorizzare il talento individuale, leggere qui.

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