Pakistan: elezioni di sangue

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Di Alberto De Filippis
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Un kamikaze si fa esplodere a un comizio elettorale. È strage

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Sanguinosa campagna elettorale in Pakistan. Questo venerdì un kamikaze si è fatto esplodere a un meeting politico causando oltre 130 morti, ma il numero è destinato a salire. L'attentato è stato rivendicato dallo stato islamico. Quando mancano meno di due settimane alle legslative. Fra le vittime anche un candidato.

I fatti sono avvenuti a Mastung in Baluchistan una regione molto instabile. SI tratta dell'attentato più sanguinoso dopo quello contro una scuola a Peshawar del dicembre 2014 perpetrato da un commando talibano e che aveva fatto oltre 150 morti.

L'attacco poche ore prima dell'arrivo nel paese, del decaduto premier Nawaz Sharif tornato da Londra. Sharif rischia da sette a dieci anni di prigione per le accuse di corruzione di cui è imputato. È stato preso in consegna dalle autorità anche se tutti si aspettano che chieda un appello e il rilascio su cauzione in attesa della sentenza definitiva.

La rivendicazione dell'attentato invvece è arrivata ramite comunicato dell'agenzia Aamaq, agenzia legata agli uomini in nero. Oltre 300 persone sono rimaste ferite.

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