Domenica di sangue in Nicaragua

Domenica di sangue in Nicaragua
Di Alberto De Filippis
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Almeno 14 morti per scontri di piazza

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È stata una strage questa domenica in Nicaragua, dove almeno 14 persone fra manifestanti e forze dell'ordine, sono morte negli scontri di piazza. Le proteste a causa del rifiuto di Daniel Ortega, uomo forte di Managua, di anticipare le elezioni. "Tutto ha un suo tempo" ha detto Ortega che però resta sempre più isolato a livello internazionale. In America latina solo Bolivia e Venezuela sostengono ancora apertamente il presidente, abbandonato persino dall'Ecuador finora un alleato di ferro che si è allontanato dal Nicaragua quando la presidenza è passata da Rafael Correa al suo successore Lenin Moreno.

Le forze anti-sommossa del governo e gruppi paramilitari hanno attaccato due città solitamente oppositrici nel dipartimento di Carazo per smantellare delle barricate che erano state organizzate dagli abitanti stanchi della crisi economica e politica del paese. Uomini incappucciati hannno attaccato la popolazione causando un bagno di sangue.

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