Brexit, May: "Stop alla libera circolazione"

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Diritti d'autore REUTERS/Simon Dawson/File Photo
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Di Euronews
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Il primo ministro britannico lo ha ribadito dopo la lunga riunione di governo in cui è stato concordato il piano da presentare a Bruxelles

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La libertà di circolazione tra il Regno Unito e i paesi dell'Unione Europea finirà con l'entrata in vigore della Brexit, perché la Gran Bretagna intende "riprendersi il controllo delle frontiere", ma verranno stipulati degli accordi per consentire ai cittadini europei di continuare a vivere e lavorare nel Regno Unito e ai cittadini britannici di fare altrettanto nei Paesi dell'Unione.

Lo ha ribadito Theresa May dopo la lunga riunione di governo, tenutasi nella residenza di campagna del primo ministro, in cui è stato concordato il piano che delinea le future relazioni del Regno Unito con l'Unione europea.

May: "Metteremo al primo posto l'interesse nazionale"

"La libera circolazione delle persone dall'Unione europea terminerà - ha detto la May ai microfoni della Bbc -. L'ho già detto in passato e continuerò a ripeterlo: siamo consapevoli che i cittadini britannici continueranno a voler viaggiare in Europa, e lo stesso vale per i cittadini europei che continueranno a voler venire nel Regno Unito. E' normale, le persone continueranno a cercare delle opportunità lavorative in altri paesi".

"Le norme sull'immigrazione per le persone provenienti dall'Unione europea - ha aggiunto - vanno inquadrate nel contesto più ampio delle leggi che regolano l'immigrazione dai paesi esterni all'Unione europea. Decideremo presto quali sono le norme più giuste per salvaguardare il Regno Unito, metteremo al primo posto il nostro interesse nazionale".

La bocciatura dei laburisti: "Incubo burocratico"

A complicare i piani della May la bocciatura dei laburisti. Secondo il ministro ombra per la Brexit, Keir Starmer, la strategia concordata dal Gabinetto venerdì a Chequers non passa i sei test richiesti dal partito per ottenere l'appoggio di Jeremy Corbyn.

Secondo Starmer, riporta l'Independent, l'accordo è "inattuabile", un "incubo burocratico" e "un pasticcio". Diventa così più difficile per la May, secondo il quotidiano, convincere un sufficiente numero di parlamentari ad appoggiare l'intesa finale che negozierà con Bruxelles. Anche alla luce della fredda accoglienza riservata dai Tory euroscettici all'accordo di venerdì. Tanto che alcuni conservatori hanno già detto che la premier sarà cacciata se il Parlamento boccerà il suo accordo sulla Brexit, un 'terremoto' che potrebbe sfociare in nuove elezioni o in un altro referendum sull'uscita del Regno Unito dalla Ue.

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