Gli ucraini stanno davvero boicottando i Mondiali in Russia? Sembra di no

Gli ucraini stanno davvero boicottando i Mondiali in Russia? Sembra di no
Diritti d'autore  REUTERS/Valentyn Ogirenko
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Di Emma Beswick
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Dopo la crisi per la Crimea c'è interesse per il mondiale russo in Ucraina? C'è qualcuno che ha optato per la linea dura e boicotta la manifestazione? Qualche risposta arriva dagli share TV e da Google Trends.

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Con l'inizio della Coppa del Mondo FIFA 2018 in Russia, i tifosi di mezzo mondo si sono messi comodi allo stadio, al bar o in poltrona per godersi lo spettacolo e sostenere la propria nazionale. 

In Ucraina, però, la nazione che ospita il Mondiale provoca sentimenti forti e contrastanti. La Russia ha annesso unilaterlmente la penisola meridionale ucraina della Crimea nel 2014, scatenando la protesta della comunità internazionale.

Sia le autorità che gli attivisti ucraini hanno lanciato un appello al boicottaggio completo dell'evento, sull'onda del caso internazionale del regista Oleg Sentsov, ancora in sciopero della fame in carcere al momento di scrivere.

La nazionale ucraina, inoltre, non si è qualificata per la competizione internazionale, classificandosi terza nel proprio gruppo. Come si vive allora il Mondiale a Kiev e dintorni? I tifosi sono sintonizzati sulle partite? Quanto ne si parla, in Ucraina? 

I dati del match di apertura

La Coppa del Mondo non è trasmessa dalla televisione pubblica nazionale ucraina ma da Inter Media Group, che si è aggiudicato i diritti. 

Secondo Interfax, la cerimonia di apertura e il seguente match tra Russia e Arabia Saudita ha fatto registrare uno share del 16.6%. 

Secondo il provider, ben 3,8 milioni di persone erano incollate davanti alla TV e 200mila hanno guardato il tutto in streaming. In un paese di circa 45 milioni di persone, si tratta di una quota significativa della popolazione. 

"Non c'è prova di una mancanza di interesse nelle ricerche"

La popolarità di un argomento online è una buona indicazione di come esso sia rilevante in un paese.

Google Trends riferisce a euronews che "non ci sono prove di una mancanza di interesse per le ricerche: Coppa del Mondo 2018 in Ucraina".

Gli ucraini sono ancora più attivi nella ricerca di informazioni sul Mondiale 2018 che nel 2014, quando la manifestazione si tenne in Brasile. Tutto questo suggerisce che ci sia un interesse ancor più vivo quest'anno rispetto a 4 anni fa. 

Google Trends ha assegnato alla Coppa del Mondo 2018 un indice di 100 - il valore più alto possibile tra un insieme di dati - nelle due settimane precedenti e nelle prime due settimane di partite. 

Nello stesso periodo del 2014 (1-2 giugno), il termine di ricerca relativo alla competizione in Brasile ha ottenuto uno score di 69. 

Dove guardano il Mondiale gli ucraini?

Secondo Tribuna.com, la questione se guardare o meno il Mondiale è stata "probabilmente la più controversa per gli ucraini prima dell'inizio della Coppa del Mondo in Russia".

Il personale della rivista sportiva si è recato nei bar di tutto il paese prima del match di apertura per osservare "l'umore dei proprietari e dei loro clienti, i tifosi".

Hanno scoperto che l'atteggiamento dei proprietari e la disponibilità di schermi in cui vengono trasmesse le partite variavano, forse in maniera non sorprendente, a seconda della posizione della città.

A Lviv, capitale occidentale dell'Ucraina, non è stato facile trovare un pub che mostrasse la prima partita del torneo. Alcuni locali si rifiutavano di trasmetterla e altri la mostravano su una TV a parte, su richiesta.  

"Oggi c'è Arabia Saudita vs Russia. Pensi che la mostreremo? Naturalmente no", ha detto il proprietario di un bar a Tribuna.com.

A Kiev c'è più rilassatezza ma, riferiscono, anche una generale mancanza di interesse da parte dei clienti. Poche le prenotazioni effettuate per guardare le partite.  

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"Non mi interessa la politica, guardo solamente il calcio"

"Amo scommettere. Quando dovrei farlo se non ora?" ha detto un fan di Lviv. "Non mi interessa la politica. Ieri ho visto Kadyrov (capo della Repubblica cecena) con Salah (calciatore egiziano) e ho deciso di non farci caso. Guardo solo il calcio".

Nonostante le frizioni storiche e politiche, gli ucraini sembrano non boicottare completamente i mondiali di calcio. Forse il calcio può davvero superare ogni barriera.

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