Il ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, boccia l'accordo siglato dalla Cancelliera con alcuni paesi dell'Unione europea sui "migranti secondari". Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia smentiscono gli accordi.
La situazione è seria. Angela Merkel non usa mezzi termini dopo che il ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, ha bocciato l'accordo siglato dalla Cancelliera con alcuni paesi dell'Unione europea sui "migranti secondari". Lo riferiscono fonti dei cristiano Sociali bavaresi, facendo intendere che il governo tedesco è a rischio.
La rottura si sta consumando sulle smentite che arrivano da Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia sugli accordi sui respingimenti più veloci.
Durante una riunione della Csu a Monaco, Seehofer ha detto che le misure discusse giovedì e venerdì al vertice europeo per ridurre i flussi migratori non sono sufficienti ed ha definito "senza effetto" il colloquio avuto con Merkel sui migranti. La stampa tedesca prospetta la fine della tradizionale federazione fra Cdu e Csu.
Il ministro degli Interni ha anche respinto la proposta di confinare in centri sul territorio tedesco i richiedenti asilo che entrano in Germania dopo essere stati in precedenza registrati in altri Paesi.