Dove sono sepolti dittatori e leader antidemocratici del XX secolo?

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Di Thaïs Jacquet
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Il nuovo governo socialista potrebbe rimuovere i resti del Caudillo Franco dalla Valle dei Caduti. Da Tito a Ceausescu, ecco dove riposano le salme dei leader autoritari che hanno governato i vari stati europei nel secolo scorso

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Il nuovo governo socialista spagnolo potrebbe presto rimuovere i resti del dittatore Franco dalla basilica di Valle de los Caidos in cui riposano dal 1975, anno della sua morte, per traslarli in un cimitero privato. Il luogo di sepoltura del Caudillo è da decenni un argomento controverso per la Spagna: l'esecutivo di Pedro Sanchez vuole impedire che continui ad essere un luogo di culto per l'estrema destra spagnola, tramutando il sito in un memoriale dei caduti della Guerra Civile.

La tomba di Franco nella Valle de los Caidos

In Italia, lo sappiamo, Benito Mussolini è sepolto dal 1957 a Predappio, suo luogo natìo dove viene venduto merchandising ispirato al Ventennio (vedere questo servizio di Tagadà). Dopo la fucilazione e l'esposizione a testa in giù in piazzale Loreto, la sua salma venne deposta prima in una tomba anonima del cimitero di Musocco, Milano; quindi trafugata da una formazione neofascista e celata in un casolare in Valtellina; infine, nascosta in un convento di frati cappuccini e restituita nel 1957 alla famiglia che, dal 31 agosto di quell'anno, la tumulò a Predappio, nel cimitero di San Cassiano dove in una cripta riposa con la sua famiglia. Una delle mete preferite dai "nostalgici" di tutta Italia, l'amministrazione comunale di Predappio è stata per decenni "rossa" o di centrosinistra.

Ecco dove sono sepolti gli altri ex capi di stato che hanno governato in maniera autoritaria nell'Europa del XX secolo e che, insieme, sono responsabili di milioni di morti e crimini contro i propri oppositori.

Joseph Stalin (1878-1953), USSR

Stalin, leader del partito comunista russo, è stato al timone dell'Unione Sovietica dal 1924 al 1953, quando lo colpì un infarto a 74 anni nella sua residenza alle porte di Mosca. Fu imbalsamato nel Mausoleo sulla Piazza Rossa di Mosca ma il suo corpo è stato rimosso e riposa ora a circa 20 metri di distanza, nella necropoli delle mura del Cremlino. Lo spostamento fu deciso da Nikita Khrushchev, uno dei suoi successori critico nei confronti dei crimini commessi dall'ex segretario generale del partito. Il pubblico può visitare sia il cimitero che il museo.

La tomba di Stalin è una di quelle sulla sinistra dell'immagine. L'edificio principale è il mausoleo di Lenin

Antonio de Oliveira Salazar (1889-1970), Portogallo

Salazar, noto per l'utilizzo indiscriminato della polizia segreta Estado Novo contro i propri oppositori, ha governato il Portogallo dal 1932 al 1968 come primo ministro. Dopo aver subito gravi lesioni alla testa a causa di una caduta nella sua casa estiva, venne sostituito dal presidente portoghese: i medici non pensavano potesse sopravvivere all'infortunio. Morì due anni dopo all'età di 81 anni per infarto senza mai sapere di essere stato rimpiazzato alla guida del paese. Fu sepolto nel cimitero di Vimieiro (1.470 abitanti), la stessa città dove nacque, e la sua casa fu trasformata in un piccolo museo. Il pubblico ha accesso sia al cimitero che al museo.

Adolf Hitler (1889-1945), Germania

La morte del capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, al governo in Germania dal 1933 al 1945, è da sempre avvolta in un'aura di complottismi. La teoria più accreditata dagli storici vuole che si sia tolto la vita nel bunker, assediato. I suoi resti, come da sue disposizioni, sarebbero stati dati subito alle fiamme ma non del tutto: i corpi - quello del Führer e di Eva Braun, o quel che ne restava - sarebbero finiti in mano sovietica e le ceneri sparse tra Berlino e Rathenow dai soldati dell'Armata Rossa. Ciononostante, esistono molte teorie secondo cui Hitler serebbe sopravvissuto, trovando rifugio in Argentina. Tutte senza solide prove a sostegno e destinate a rimanere, a meno di sorprese, pura fantasia.

Josip Broz Tito (1892-1980), Yugoslavia

Tito, statista a cui si ascrivono crimini contro l'umanità e leader comunista della Jugoslavia dal 1945 al 1980, fu sepolto nel mausoleo della Kuća Cveća, la "Casa dei fiori" a sud di Belgrado. Il suo fu un funerale di stato a cui parteciparono molti governanti dell'epoca tra cui i primi ministri di Spagna, Francia, Regno Unito e Turchia. Il monumento funebre, costruito presso la collina di Dedinje, si trova vicino ad una delle sue ultime residenze: è diventato oggi un'attrazione turistica con tanto di museo, giardini e mausoleo.

Marshal Petain (1856-1951), France

Petain, ex primo ministro francese passato alla storia per il collaborazionismo con i nazisti, fu interrato nel cimitero di Port-Joinville, nell'Ile-D'Yieu (4726 abitanti). Nel 1970 il suo corpo fu sottratto da un gruppo che puntava a dargli sepoltura a Verdun per onorarne la memoria (era conosciuto come "il leone di Verdun") ma tre giorni dopo il suo corpo fu ritrovato a Parigi e riportato al cimitero di Port-Joinville. Il governo francese ha fatto recapitare per anni dei fiori sulla sua tomba fino a che le proteste da parte della comunità ebraica hanno posto fine all'usanza nel 1993.

Nicolae Ceausescu (1918-1989), Romania

Il leader comunista, al poter in Romania per oltre 20 anni, e sua moglie Elena furono processati sommariamente e ritenuti colpevoli di genocidio in un processo della durata di un'ora, il giorno di Natale del 1989. Furono giustiziati entro sera. La coppia fu sepolta nel cimitero di Bucarest ma i loro corpi furono riesumati nel 2010 per una conferma del loro DNA su richiesta dei familiari. Nonostante sia stato a capo di uno dei regimi più efferati dell'intera Europa e abbia governato seminando terrore nella popolazione, la sua tomba è diventata un'attrazione e un luogo di pellegrinaggio per i nostalgici degli anni del comunismo.

La tomba di Ceauscescu e della moglie Elena

Erich Honecker (1912-1994), Germania est

Honecker è passato dalla segreteria generale del Comitato Centrale del Partito di Unità Socialista di Germania (SED) al carcere e all'esilio per le responsabilità delle morti al Muro di Berlino e al confine con il blocco sovietico. Cercò rifugio a Mosca, presso l'ambasciata cilena, ma fu messo comunque sotto processo a Berlino nel 1992. Rilasciato dalla custodia cautelare, volò in esilio a Santiago del Cile con moglie e figlia dove, malato di tumore, si spense nel 1994. Riposa ora al Cementerio General de Santiago.

Mátyás Rákosi (1892-1971), Ungheria

Rákosi, conosciuto come "il miglior discepolo ungherese di Stalin", fu il leader comunista dell'Ungheria dal 1945 al 1956. Durante il suo periodo al potere, deportò circa 200mila persone, facendole arrestare, imprigionare, uccidere o mandandole in esilio, si legge nel libro Una storia d'Ungheria. Nel 1956 fu rimpiazzato con il suo vice dai sovietici, guidati da Nikita Krusciov e dal disprezzo per le purghe di Stalin. Rakosi è stato costretto a lasciare l'Ungheria - anche se il motivo ufficiale della sua partenza fu quello dello stato di salute - e si trasferì a Gorky. Nel 1970 il comitato centrale ungherese consentì a Rakosi di tornare in Ungheria se avesse accettato alcune condizioni, tra cui gli arresti domiciliari e il divieto di tenere discorsi pubblici, ma costui rifiutò. Morì a Gorky nel 1971 e le sue ceneri furono "segretamente restituite all'Ungheria" 11 giorni dopo, secondo il libro Gioco degli scacchi per la democrazia: l'Ungheria tra Oriente e Occidente, 1944-1947. Riposa al Farkasréti Cemetery di Budapest, solo i parenti stretti erano presenti alla cerimonia. La tomba dal 2007 non reca più neanche le iniziali per evitare vandalismi.

Wojciech Jaruzelski (1923-2014), Polonia

Jaruzelski, l'ultimo leader comunista polacco, noto per le repressioni politiche brutali nei confronti del sindacato Solidarność, dichiarò la legge marziale nel 1981. Fu sepolto nel cimitero militare di Powaski a Varsavia. Oggi la sua tomba è ornata di fiori e candele, il che suggerisce che la famiglia dell'ex leader o i polacchi nostalgici dell'ex leader visitino spesso il sito.

Todor Zhivkov (1911-1998), Bulgaria

Zhivkov, leader comunista bulgaro dal 1954 al 1989, ha usato il pugno di ferro contro dissidenti e gruppi che si battevano per i diritti umani. Fu sepolto nel Cimitero Centrale di Sofia alla morte. La sua tomba è stata vandalizzata e il busto del monumento sottratto. Secondo un dipendente del cimitero, riporta Novinite.com, nessuno lo ha visitato o si è mai preso cura del sito.

Georgios Papadopoulos (1919-1999) e Stylianos Pattakos (1912-2016), Grecia

Georgios Papadopoulos guidò il colpo di stato del 1967 ed esercitò il suo potere come leader della giunta fino al 1974. Morì nel 1999 e fu sepolto nel Cimitero A' di Atene.

Stylianos Pattakos, ufficiale militare e preside della giunta militare greca fino al 1974, è morto nel 2016 all'età di 103 anni. Venne sepolto nella sua città natale, Aghia Paraskevi, a Creta.

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