Il commissario europeo all'immigrazione Dimistris Avramopoulos rifiuta la possibilità di aprire centri di detenzione fuori dai confini europei per permettere lo smistamento dei migranti
Gli sbarchi di migranti non si fermano e cresce la pressione a livello europeo per elaborare un piano sull'immigrazione. Ma se i leader europei strizzano l'occhio alla possibilità di istituire dei centri di smistamento fuori dall'Unione europea che eviterebbero ai migranti di raggiungere l'Europa, per il Commissario Avramopulos questa non è la soluzione adatta.
"Sono contrario ad un Guantanamo per i migranti - ha affermato giovedì durante una conferenza stampa . Questo è contro i valori europei e quindi è fuori discussione."
Le misure comprenderebbero lo screening dei migranti in Nord Africa dove gli stati riceverebbero aiuti finanziari per ospitare questi centri. Oltre a ciò si prevedono nuove guardie di frontiera sui confini esterni dell'UE e un programma di rimpatri. Fosse tutto cosi semplice: tra gli stati membri il disaccordo sulla questione migrazione è evidente cosi come la necessità di una risposta comune.
"Non c'è altra strada da percorrere - ha ribadito Avramopulos-. Dobbiamo usare tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per superare questo problema. Schengen deve essere protetto ma Schengen non è solo uno schema. Come ho detto, è uno dei più grandi successi europei".
Effettivamente l'Unione europea sembra intrappolata tra la libertà di circolazione di Schengen e l'attuale sistema comune di asilo, il cui peso grava sulle spalle degli Stati frontalieri come Grecia e Italia.