Timmermans in Polonia: nessun progresso sullo stato di diritto

Timmermans in Polonia: nessun progresso sullo stato di diritto
Di Elena Cavallone
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L'incontro a Varsavia tra il vicepresidente della Commissione europea e il primo ministro polacco non ha portato alla risoluzione della disputa relativa la controversa riforma del sistema giudiziario

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Continua il braccio di ferro tra Bruxelles e Varsavia sulla disputa relativa allo stato di diritto nel paese. Nel suo l'incontro di lunedì con il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, il vice presidente della commissione europea Frans Timmermans ha affermato di non aver riscontrato progressi da parte della Polonia, ma che "Il primo ministro oggi ha condiviso con me alcune informazioni da studiare. Lo farò e spero che potremo continuare il nostro dialogo costruttivo al fine di risolvere il problema in questione".

La Commissione Europea ritiene che le riforme giudiziarie intraprese dal governo conservatore al potere in Polonia minaccino l'indipendenza della magistratura e ha introdotto una procedura di infrazione contro Varsavia che potrebbe portare a una sospensione dei suoi diritti di voto in seno al consiglio dell'Unione europea. 

Ma il tempo scorre e il prossimo 3 luglio entrerà in vigore una legge sulla Corte Suprema, già approvata e firmata dal presidente Duda, che potrebbe mettere fine prematuramente al mandato di decine di giudici della Corte. Questo evento  è considerato da Bruxelles come una linea rossa da non attraversare.

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