Ufficialmente, l'attaccante del Milan è stato rispedito a casa per un infortunio alla schiena. Ma i rumors attorno alla nazionale balcanica sussurrano di una cacciata per insubordinazione, per aver rifiutato di giocare gli ultimi minuti della partita con la Nigeria.
Continua il periodo nero per Nikola Kalinic.
Stagione deludente al Milan e ora, fine del Mondiale.
La Federcalcio Croata, infatti, ha deciso di rispedire a casa il 30enne attaccante, alle prese con problemi fisici, in particolare alla schiena.
Sarebbe questo infortunio, il motivo ufficiale dell'addio di Kalinic alla maglia biancorossa, cosi come ha tenuto a specificare il commissario tecnico della Croazia, Zlatko Dalic.
Ma i rumors attorno alla nazionale balcanica sussurranno ben altro: Kalinic sarebbe stato cacciato per insubordinazione e ribellione, avendo rifiutato di scendere in campo negli ultimi 5 minuti della partita con la Nigeria, vinta 1-0 dalla Croazia.
Categorico il ct Dalic: "Non è vero: per ben tre volte Kalinic mi ha detto di avere spasmi alla schiena. Non posso tenere un giocatore che non è in condizione. E' successo nell'amichevole contro il Brasile, nella partita qui contro la Nigeria e poi ieri in allenamento. Quindi tre volte con lo stesso problema e questo vuol dire che non posso tenere qui un giocatore che non sta bene. L'ho mandato a casa solo per questo".
L'ambiente della nazionale croata è rimasto scosso da questa vicenda? A questa domanda ha risposto Vrsaljko: "Assolutamente no, qui l'ambiente è fantastico fin dall'inizio della preparazione. E ora pensiamo solo all'Argentina".