La fragile coalizione tra il partito di Angela Merkel e quello del ministro dell'Interno, Seehofer, rischia di collassare sotto il peso della politica di accoglienza
La questione dei migranti sta mettendo a durissima prova il governo tedesco che rischia di accartocciarsi su se stesso.
La fragile coalizione tra i cristiano democratici di Angela Merkel e i cristiano sociali del Ministro degli Interni, Horst Seehofer, si sta sgretolando sotto il peso della politica di accoglienza dei migranti. Lo scontro, che si protrae da anni, tra il cancelliere e il ministro dell’Interno fa eco alle divisioni che la crisi dei migranti ha provocato tra i partner dell’Unione Europea nell’ultima settimana.
Seehofer, il cui partito dovrà affrontare le elezioni regionali in ottobre, vuole ora che la Germania rifiuti l'ingresso ai migranti che si sono già registrati in altri Paesi Europei, un piano a cui la Merkel si oppone in nome dei principi di solidarietà europea. Seehofer minaccia il cancelliere di andare avanti da solo con la stretta all'immigrazione adottando le nuove norme con decisione ministeriale se non verrà trovato un accordo. Merkel dal canto suo chiede all'alleato bavarese tempo per negoziare soluzioni al vertice Ue in programma per la fine di giugno. In caso estremo, tra le fila della Csu c'è anche chi si dice pronto ad affrontare l'annosa questione dell'immigrazione con un voto di fiducia in Parlamento.