La Spagna accoglierà l'Aquarius a Valencia. Salvini esulta: "Vittoria"

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Diritti d'autore REUTERS/Guglielmo Mangiapane
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Di Antonio Michele Storto
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Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che la nave con 629 migranti a bordo attraccherà nel porto di Valencia. Il ministro dell'interno: "Evidentemente alzare la voce paga"

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Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che la Spagna permetterà alla nave Aquarius con oltre 600 migranti a bordo di attraccare a Valencia. Lo ha fatto sapere la Moncloa.

Poco prima dell'annuncio del premier spagnolo sia la sindaca di Barcellona, Ada Colau, che il sindaco di Valencia, Joan Ribo, si erano offerti di accogliere nelle rispettive città la nave con 629 migranti a bordo, unendosi così ai sindaci di numerosi porti italiani. "Non possiamo guardare dall'altra parte", ha detto Colau al Forum di Nueva Economia, lanciando un appello a collaborare al nuovo governo spagnolo di Pedro Sanchez. Appello prontamente accolto dal premier.

Non è tardata ad arrivare anche la replica del ministro degli interni italiano Matteo Salvini, che ieri aveva ordinato la chiusura di tutti i porti italiani, dando il via ad un braccio di ferro diplomatico con Malta. "Vittoria. 629 immigrati a bordo della nave Aquarius in direzione Spagna. Primo obiettivo raggiunto", ha twittato Salvini, che poi ha parlato ai media in una conferenza stampa che si è tenuta nella sede milanese della Lega in via Bellerio.

Il Primo Ministro maltese, Joseph Muscat, ha ringraziato l'omologo di Madrid, sottolineando come "l'Italia abbia infranto le regole internazionali e provocato uno stallo", aggiungendo che bisognerà "discutere su come evitare che questo tipo di situazione si ripeta".

Salvini: "Evidentemente alzare la voce paga"

"Evidentemente alzare la voce, cosa che Italia non faceva da anni, paga - ha detto Salvini -. Il governo è rimasto sempre compatto, alla faccia di chi trovava spaccature tra Lega e Cinquestelle. Abbiamo aperto un fronte a Bruxelles, con il ministro Moavero stiamo contattando la Commissione Europea perché adempia ai doveri nei confronti dell'Italia che non sono mai stati rispettati".

"Poco cambia che la nave si chiami Aquarius o Sea Watch 3 - ha aggiunto Salvini riferendosi alla nave dell'ong olandese al largo delle coste libiche -. Vogliamo porre fine a questo traffico di esseri umani. E dunque come abbiamo sollevato problema per Aquarius lo faremo per tutte le altre navi. Noi continueremo con la linea del buonsenso e della condivisione".

"Nelle ultime ore avevamo, e giustamente, su mia iniziativa, dato la disponibilità alla nave Aquarius di trasbordare uomini e donne che erano a bordo, e questo lo dico a tutti i fenomeni che da ieri mi accusano di cattivismo, di razzismo, di fascismo: il nostro obiettivo è continuare a salvare vite umane facendolo prima della partenza in Mediterraneo. La Aquarius per altro non aveva risposto, alla faccia di emergenze in corso che non erano tali, alla nostra nostra disponibilità di prendere donne incinte e bambini, ma il problema si è risolto grazie al buon cuore Spagna".

"Schiaffo all'Italia? Vorrei averne decine di schiaffi così"

Per il ministro degli interni la decisione della Spagna non è uno schiaffo all'Italia. "Vorrei averne decine di schiaffi così. Anzi - ha detto Salvini - se il governo francese, inglese, greco, cipriota o finlandese volessero aiutarci, sono pronto a farmi prendere a schiaffi dalla mattina alla sera. Mi piacerebbe che Malta si assumesse le sue responsabilità, che la Francia e la Gran Bretagna fossero coinvolte, vorrei che tutti si sentissero un po' Italia".

Sulla vicenda si è espresso anche il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. "Ringraziamo davvero la Spagna e il premier Pedro Sanchez che hanno deciso di accogliere la nave Aquarius. È il segno di un nuovo vento di solidarietà e condivisione che spira in Europa su questa emergenza. Ci siamo insediati da pochi giorni e già la musica sta cambiando. Con i ministri Moavero Milanesi e Salvini porteremo in Europa il tema della cooperazione tra Stati nel Mediterraneo".

Avramopoulos: "Quella della Spagna è vera solidarietà"

Il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos è stato tra i primi a commentare l'annucio del primo ministro spagnolo. "Diamo il benvenuto alla decisione del governo spagnolo di permettere a nave Aquarius di sbarcare a Valencia per ragioni umanitarie - ha scritto in un tweet -. Questa è la vera solidarietà messa in pratica, sia verso questo queste persone disperate e vulnerabili, che verso Stati membri partner".

La nave della discordia: botta e risposta Italia-Malta

L'Acquarius, nave da soccorso della ong Sos Mediterranée, era finita al centro di un caso diplomatico tra Italia e Malta. Dopo l'annuncio di domenica il ministro degli interni e vicepremier Matteo Salvini è rimasto irremovibile nella decisione di chiudere i porti italiani. "Se ne occupi Malta, stavolta" ha detto Salvini, incontrando però il secco no del premier Joseph Muscat, in un surreale scambio di accuse su Twitter.

Nella tarda serata di domenica, al termine di un vertice di oltre tre ore a Palazzo Chigi, il primo ministro Giuseppe Conte ha spiegato di aver personalmente contattato Muscat, che "non ha assicurato alcun intervento - ha chiarito Conte - neppure in chiave umanitaria". "Si conferma l'ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell'Europa, a intervenire e a farsi carico dell'emergenza".

Nel frattempo, però, i primi sindaci ribelli hanno sfidato il diktat di Salvini: Renato Accorinti, Leoluca Orlando, Rinaldo Melucci, Giuseppe Falcomatà e Luigi De Magistris hanno datto la disponibilità ad aprire i porti di Messina, Palermo, Taranto, Reggio Calabria e Napoli, trovando però la nette chiusura del Viminale: "oggi un'altra nave battente bandiera olandese è al largo delle coste libiche in attesa di raccogliere l'ennesimo carico di immigrati da portare in Italia", ha scritto Salvini su twitter. "Ma stavolta, l'Italia ha smesso di chinare il capo e ubbidire".

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