Svolta nella cura del cancro al seno, il 70% delle donne potrebbe evitare la chemio

Svolta nella cura del cancro al seno, il 70% delle donne potrebbe evitare la chemio
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Di Cinzia Rizzi
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Secondo uno studio statunitense, grazie a un test genomico post-operazione, alcune pazienti potrebbero curarsi solo con l'ormonoterapia

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Potrebbe trattarsi di una svolta nella cura del tumore al seno. Secondo uno studio, presentato al congresso mondiale di oncologia medica (Asco) di Chicago, il 70% delle donne con il tipo di tumore al seno più diffuso - quello responsivo agli ormoni, HER2 negativo e con linfonodi ascellari negativi - può evitare di fare la chemioterapia, insieme alla terapia ormonale. Molte pazienti, infatti, nella fase precoce della malattia possono sottoporsi a un test genomico, che permette di valutare da 0 a 100 il rischio di recidive entro dieci anni dalla prima diagnosi.

"Le donne che hanno un rischio di recidive minimo e coloro che ottengono il risultato intermedio - il gruppo più numeroso - , potranno essere tranquillamente curate con la sola terapia ormonale e non avranno più bisogno di chemio", dichiara il Dott. Richard Schilsky, vicepresidente dell'Asco. "Prima si trattava di un'ipotesi, ma ora ne abbiamo la certezza".

Migliaia di donne potranno così evitare la chemioterapia, con tutti i suoi effetti collaterali, come spiega il Dott. Harold Burstein, del Dana-Farber Cancer Institute: "Alle donne attive e sane la chemioterapia provoca molto affaticamento, compromettendo la loro qualità di vita, il lavoro o le responsabilità familiari. Per questo motivo è molto meglio evitare la chemio, se non è strettamente necessaria".

La ricerca, iniziata nel 2006, ha coinvolto oltre 10.000 donne. 6.000 circa hanno ottenuto un punteggio intermedio e sono state destinate in maniera casuale a ricevere chemio e terapia ormonale o solo ormonoterapia. Coloro che hanno ricevuto anche la chemio non hanno ottenuto vantaggi - in particolare in termini di sopravvivenza libera da malattia - tranne le più giovani, sotto i 50 anni.

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