E c'è chi si chiede quanto questi pronostici pesino sulle decisioni dei leader
Clamorosi risultati del sondaggio La7/SWG che accreditano alla Lega di Matteo Salvini un balzo in avanti di quasi dieci punti percentuali. L'indagine, realizzata tra il 23 e il 28 maggio su un campione di 2100 intervistati e con un margine d'errore del 2,1 per cento, raccoglie le intenzioni di voto se si andasse domani alle urne.
In questo scenario i Cinquestelle, sono dati in calo del 3,2 per cento, passando dal 32.7 al 29,5. La Lega in netta crescita, dal 17,4 al 27,5, con un più 10.1 per cento. Mentre Forza Italia crolla all'8 per cento, perdendo 6 dei 14 punti ottenuti alle elezioni di marzo. Lieve ripresa per il Pd, che dal minimo storico del 18,7 risale al 19,4.
Il risultato record dei leghisti - alle scorse elezioni legati a una coalizione di centrodestra - si spiega meglio guardando i flussi interni all'alleanza. Forza Italia quasi si dimezza, e i 6 punti percentuali che lascia sul campo ingrossano il bottino.
E tuttavia, esperienza insegna, la prudenza è d'obbligo. Per i sondaggi che cinque anni fa accompagnarono gli italiani al voto, il centrosinistra di Bersani era accreditato fino al 37,2 per cento e da tutti dato per vincente. Il 29,5 ottenuto alle urne, e l'impossibilità di formare un governo trasformarono quelle previsioni rosee in un presente da incubo...