Lotta contro corruzione e inquinamento nei mari premiate agli European Leadership Awards

Lotta contro corruzione e inquinamento nei mari premiate agli European Leadership Awards
Diritti d'autore Andrew e Matthew Caruana Galizia sul palco degli ELA18
Di Euronews
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Cinque categorie di premi assegnati a coloro che hanno raggiunto risultati straordinari nei campi di business, politica e innovazione. Riconoscimento speciale alla memoria di Daphne Caruana Galizia

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L'appassionato discorso di uno dei figli della giornalita maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata per le sue inchieste nell'ottobre scorso, è stato uno dei momenti più intensi e coinvolgenti della cerimonia di premiazione dell'European Leadership Awards, #ELA18.

Un riconoscimento creato nel 2018 in partnership con l'European Business Summit (EBS) per insignire le eccellenze del mondo degli affari, della politica e dell'innovazione. La lotta all'inquinamento dei mari e alla corruzione sono stati i temi al centro dell'edizione di quest'anno.

I vincitori sono stati rivelati durante una cena di gala nel Palazzo d'Egmont di Bruxelles, nell'ambito dell'European Business Summitt 2018. Tra i premiati anche Emmanuel Macron, presidente francese, riconosciuto leader europeo dell'anno dal pubblico di euronews e da una giuria di esperti in cui figura anche Emma Marcegaglia, presidente di BusinessEurope.

Abbiamo trasmesso in diretta la cerimonia, presentata da Maithreyi Seetharaman.

Il riconoscimento speciale a Daphne Caruana Galizia

Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, è stato il primo a salire sul palco per consegnare  il premio speciale dedicato alla memoria di Daphne Caruana Galizia.

"Vogliamo sapere perché è stata assassinata e chi sono i mandanti, vogliamo andare in fondo fino a conoscere perfino le parentele di questi assassini. È inaccettabile che si uccidano giornalisti nel cuore dell'Europa, non smetteremo mai di combattere questa battaglia", ha dichiarato l'alta carica della UE.

"Sette mesi dopo l'assassinio di mia madre non è ancora cambiato nulla", sono state le prime parole del discorso di Matthew Caruana Galizia, anch'egli giornalista investigativo. Accettando il premio, ha ricordato l'assassinio di Jan Kuciak in Slovacchia e la storia del giornalista sotto scorta Paolo Borrometti, minacciato dalla mafia.

Matthew Caruana Galizia ha sottolineato come l'uccisione della madre sia stata solamente la prima parte di un piano volto a screditarne il lavoro e ad intimidire coloro che cercano di portare avanti le sue inchieste.

Ha quindi ribadito la necessità di non lasciare che la sua memoria svanisca dalla coscienza pubblica, nonostante i tentativi materiali di vandalizzare i monumenti in suo onore. "La sua memoria ha ispirato migliaia di persone a trovare la propria voce e a domandare che i legislatori facciano del loro meglio: dobbiamo trovare il coraggio di denunciare la moralità e l'immoralità delle nostre società. Dedicare questo premio alla sua memoria è un modo per proteggerla", ha concluso Caruana Galizia commosso, accettando il riconoscimento e dedicandolo a tutti coloro che non hanno smesso di chiedere la verità sul suo assassinio, "proteggendone così la memoria".

Leader europeo dell'anno: Emmanuel Macron

Michael Peters, CEO di Euronews, ha premiato il leader europeo dell'anno, riconoscimento andato a Emmanuel Macron. Lo ha ritirato l'ambasciatore francese presso la UE, Philippe Léglise-Costa. Gli altri due candidati erano la cancelliera Angela Merkel e la commissaria europea alla competizione, Margrethe Vestager.

Imprenditore europeo dell'anno: Boyan Slat

Il 23enne Boyan Slat è fondatore di una società olandese, Ocean Cleanup, che sta testando un sistema di barriere galleggianti che possono fungere da spazzini del mare. Ha lasciato il suo corso di ingegneria aerospaziale ed è riuscito a convincere Peter Thiel, cofondatore di Paypal, che poteva ripulire la metà degli oceani del mondo dalla plastica. Slat ha detto che ancora non sente di meritarsi il premio perché non è ancora riuscito a portare a termine la sua impresa.

Gli altri due finalisti erano Antonio Lucena de Faria (Fabrica de Startups, Portogallo) e Sebastian Siemiatkowski (Klarna, Svezia).

Amministratore delegato europeo dell'anno: Edyta Kocyk

Fondatrice nel 2014 della società medica telematica Sidly, la polacca Edyta Kocyk ha inaugurato una nuova era nella diagnostica medica con il suo braccialetto da polso per il monitoraggio della salute degli anziani.

Nel suo discorso di accettazione del premio, Kocyk ha parlato di come la difficile malattia di sua nonna l'abbia ispirata a realizzare il suo rivoluzionario braccialetto.

Gli altri due finalisti erano Anna Botin (Santander, Spagna) e Lisa Lang (Electrocouture, Germania).

Innovatore europeo dell'anno: Krisztian Imre

Con Eva Vision, l'ungherese Kristian Imre ha creato un paio d'occhiali a controllo vocale per gli ipovedenti. L'intelligenza artificiale riconosce gli oggetti, i testi, i cartelli e può descrivere verbalmente tutto ciò che le si para innanzi. Vince il premio come innovatore europeo dell'anno spuntandola su Max e Allen Mohammadi (Svezia) e Anibal Ollero (Spagna).

Personalità europea dell'anno: Florin Badita

Il premio per la personalità dell'anno va al rumeno Florin Badita, fondatore di Coruptia Ucide, un gruppo civico impegnato nella lotta alla corruzione. Badita, 29 anni, era già nella lista dei migliori Under 30 di Europa di Forbes. Ha fondato il collettivo dopo il rogo del 2015 al Colectiv nightclub in cui hanno perso la vita 64 persone. Ha avuto la meglio su András Fekete-Győr (Ungheria) e Barbara Nowacka (Polonia).

Informazioni su giuria e votazioni

Chiusa la fase pubblica di votazione lo scorso 31 marzo, sono stati individuati tre candidati per ciascuna categoria. A scegliere i vincitori è stata una giuria di esperti, tra cui il corrispondente di euronews, Jeremy Wilks:

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• Emma Marcegaglia – Presidente di BusinessEurope

• Jacques Bughin – Senior partner di McKinsey, direttore del McKinsey Global Institute

• Jennifer Baker – EU policy correspondent e blogger

• Arno Behrens – Associate research fellow al CEPS, Centre for European policy studies

• Cecilia Bonefeld-Dahl - Direttore generale di DigitalEurope

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• Beate Degen – Advisory partner di Ernst & Young

• Gabriel Grésillon, Giornalista, Les Echos

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