Quanti e quali Ministeri italiani usano l'antivirus russo Kaspersky?

Quanti e quali Ministeri italiani usano l'antivirus russo Kaspersky?
Diritti d'autore REUTERS/Sergei Karpukhin
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Di Lillo Montalto Monella
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Alcune risposte alle richieste di accesso civico inviate da euronews: sono oltre 500 le singole PA che hanno installato il software antivirus russo al centro di una guerra geopolitica per le potenziali vulnerabilità nei confronti del Cremlino

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Sono oltre 500 gli enti unici della PA che hanno comprato, a vario titolo, prodotti e licenze Kaspersky Lab negli ultimi tre anni tramite il portale acquisti in rete della Pubblica Amministrazione Consip.

Kaspersky, lo ricordiamo, è l’antivirus russo accusato di essere vulnerabile alle interferenze del Cremlino e al centro di una guerra geopolitica (di cui diamo conto in questo approfondimento). Accuse che l'azienda ha sempre respinto al mittente.

Il software della compagnia di Yevgeny Kaspersky è stato messo al bando dai computer delle agenzie governative statunitensi, inglesi e ultimamente anche da olandesi. Gli sconti del 50% rivolti alle forze armate e agli ufficiali di polizia britannici hanno destato “allarme” nel Regno Unito, scrive il Times.

Tra gli uffici pubblici italiani dove sono installate suite Kaspersky - che in nome della trasparenza ha da poco annunciato lo spostamento di gran parte dell’infrastruttura dalla Russia alla Svizzera - ci sono comuni, regioni, università, camere di commercio, agenzie e enti per la gestione ambientale. Server in cui, teoricamente, non vengono conservati dati sensibili per la sicurezza nazionale.

Tuttavia nell’elenco inviato a euronews ci sono anche Ministeri (Attività Culturali e Turismo, Difesa, Giustizia, Infrastrutture, Economia, Interno, Istruzione, Sviluppo Economico), l’Agcom, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’Enav, il CNR e la Direzione centrale dei Servizi Elettorali.

In aprile, euronews e il Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Digitali hanno inviato richiesta di accesso civico a varie direzioni, sfruttando le possibilità aperte dal cosiddetto Freedom of Information Act italiano, entrato in vigore nel dicembre 2016.

Le amministrazioni pubbliche hanno avuto un mese di tempo per rispondere. In attesa di ricevere comunicazioni da alcune PA ritardatarie (es. Carabinieri, Polizia, Giustizia), riportiamo qui la tabella degli acquisti Kaspersky sul portale Consip da 3 anni a questa parte.

Kaspersky nei Ministeri

Per quanto riguarda i Ministeri, la Farnesina ha fatto pervenire una fattura emessa nel novembre 2015 per 10mila computer ma anche per 8mila pacchetti volti a proteggere i server di posta.

Dal Ministero dell’Interno ci sono state recapitate fatture del 2015 per il rinnovo delle licenze Kaspersky di 12.500 pc dei Vigili del Fuoco e l’acquisto di licenze antivirus per 8mila utenti nel marzo 2016.

Risultano inoltre acquisti nel mercato elettronico della PA per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Scuola Nazionale dell’Amministrazione e per il Dipartimento per i servizi strumentali (per 3 anni e 3500 unità)

Quanto alla Difesa, spetta allo Stato Maggiore “individuare, emettere e dettare i requisiti operativi per qualsiasi programma di cui necessitano le Forze Armate”. Dalla direzione informatica del Ministero fanno sapere che è usata tecnologia statunitense, ovvero McAfee, per le reti classificate; Kaspersky invece veniva usato per le reti non protette da livelli di classifica ma dal 2015 si è passato a McAfee per entrambe.

Kaspersky è stato usato dal 2012 al 2015: lo dimostrano 4 fatture con ordine di acquisto indirizzato a Kaspersky Lab UK, 30mila licenze.

Alcuni comandi (come il C4) continuano ad utilizzarlo: lo testimoniano le fatture 2015 e 2016 emesse per l’aggiornamento e l’assistenza tecnica.

Nell’aeronautica - dove i prodotti Kaspersky sono “in uso dal 2011” - esistono fatture elettroniche per approvvigionare singoli reparti o divisioni per somme modeste, ovvero qualche centinaio di euro. Non mancano degli scontrini per l’acquisto di licenze al Mediaworld di Sassari (ci immaginiamo si riferiscano alla versione del software comunemente in commercio per i privati cittadini), una fattura per 20 dipendenti della Scuola di Aerocooperazione di Guidonia (RM) e una spesa per l'acquisto - nel 2013 e 2015 - di licenze e assistenza triennale con il Comando Logistico 3a divisione dell’Aeronautica.

Non sono stati installati negli ultimi tre anni prodotti Kaspersky nei device di diversi uffici ministeriali come il Dipartimento del Tesoro, la Ragioneria dello Stato, alcune direzioni del Ministero dell’Interno (es. Affari interni e Territoriali) e da varie direzioni della Difesa (ispezioni amministrative, ufficio leva, armamenti terrestri, direzione generale di commissariato, armamenti aeronautici e terrestri etc.).

Replica di Kaspersky

Per quel che riguarda “Gli sconti del 50% rivolti alle forze armate e agli ufficiali di polizia britannici ha destato “allarme” nel Regno Unito”, Kaspersky Lab ha rilasciato il seguente statement:

“Offriamo vari sconti sui nostri prodotti consumer per la sicurezza ad un gran numero di gruppi di persone, comprese le forze dell’ordine, l’NHS (National Health Service) e la polizia, come anche gli studenti. Questo rientra nella missione di Kaspersky Lab per liberare il mondo dal cybercrimine. Si tratta di una pratica assolutamente normale e portata avanti da molti fornitori in un gran numero di settori. Come accade con qualsiasi altra offerta, la scelta finale è nelle mani del consumatore. Nessuna delle affermazioni fatte sui prodotti Kaspersky Lab ha mostrato di avere alcun valore. Di recente abbiamo annunciato il nostro Transparency Center che verrà costruito in Svizzera con il preciso scopo di rispondere alle paure che le persone o le organizzazioni potrebbero avere. Kaspersky Lab non ha mai aiutato, né mai aiuterà, alcun governo al mondo con azioni informatiche offensive”.

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