Viaggio nel tempo a Berlino con "Il Pipistrello" diretto da Rolando Villazón

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Di Katharina RabillonSelene Verri
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L'operetta di Strauss alla Deutsche Oper stupisce con una messinscena originale del versatile regista franco-messicano.

Un'operetta frizzante, una girandola di scambi d'identità e feroci vendette. È "Il Pipistrello" di Johann Strauss, in scena alla Deutsche Oper di Berlino.

Una sontuosa produzione messa in scena dal leggendario tenore Rolando Villazón. Per lui "La musica di quest'operetta è fantastica. L'energia della musica, il ritmo della musica... è contagiosa, fa ballare il cuore"

Il ruolo del protagonista è recitato e cantato da Thomas Blondelle, che commenta: "Il ritmo necessario in un'operetta, sia musicalmente sia nella messa in scena, il fatto che i personaggi vadano presi sul serio: è questo che per me fa dell'operetta la regina dell'opera"

Blondelle e l'energica soprano Annette Dasch s'immergono nel vertiginoso mondo della società di Gabriel von Eisenstein e Rosalinde, moglie determinata a dare una lezione al marito donnaiolo. Temi che, secondo Villazón, "rimangono moderni: gli archetipi rappresentati sul palco ci parlano ancora e continueranno a farlo nel futuro. In questo senso possiamo dire 'Fledermaus per sempre', ed è per questo che la messa in scena ci porta in un viaggio nel tempo".

Un viaggio che comincia nell'Ottocento, ci trasporta poi a una festa in un bunker della Berlino Est comunista e prosegue in un futuro non meglio precisato nello spazio... mentre un altro viaggio, interiore, investe i personaggi, dice il regista: "Ogni ruolo è una rivolta, una lotta fra quel che pensano di dover fare e quel che vogliono fare".

In particolare, conferma Annette Dasch, "La Rosalinde che Rolando ha creato per questa messa in scena è fin dall'inizio una persona dai molti volti. È questo che voleva Rolando da me. È qualcuno che vede nella sua interezza la persona di fronte a sé e ne percepisce la fisicità, capisce che cosa c'è di divertente in lei e l'incoraggia. Crea uno spazio protetto".

Anche per Blondelle Villazón "Ti fa sentire apprezzato. Penso che tutto questo l'abbiamo sviluppato insieme. Ha un'immaginazione incredibile".

Prossimi appuntamenti con il "Fledermaus" di Villazón: il 29 maggio e il 3 e l'8 giugno.

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