La storia di Darrius, pianista con sole quattro dita (in totale)

La storia di Darrius, pianista con sole quattro dita (in totale)
Di Euronews
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Darrius Simmons, da Warren - Ohio - ha solo quattro dita, ma dall'età di dieci anni suona magistralmente il pianoforte ed ora è diventato un compositore

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Darrius Simmons, da Warren - Ohio - ha solo quattro dita, ma dall'età di dieci anni suona magistralmente il pianoforte ed ora è diventato un compositore, a 17 anni.

"Mi piace mostrare alla gente di poter fare cose che si pensa non potrei fare, credo che il pianoforte sia un ottimo modo per dimostrarlo".

Tre dita nella mano destra, uno solo nella sinistra: a fronte del notevole handicap, Darrius ha stupito tutti, appassionandosi e perfezionandosi nell'utilizzo di questo strumento.

"Mi piace il modo in cui lo strumento suona e mi piace il modo in cui la gente lo suona, quindi dicevo 'Voglio essere in grado di farlo, ok, tutti hanno dieci dita, è difficile ma ce la posso fare, posso fare quattro cose': così ho iniziato ad avvicinarmici, suonando solo note casuali".

Grazie alla sua tecnica, Darrius è riuscito a raggiungere tutti i tasti e ad utilizzare la pedaliera con l'aiuto di protesi, dato che le gambe gli sono state amputate quand'era bambino.

C'è da dire che è bravo anche a suonare il trombone.

"Non mi scoraggio mai, anche se a volte è assai dura, continuo a far pratica fino a quando non imparo a suonare".

La madre di Darrius, Tamara, dice che è sempre stato forte, anche da bambino.

"L'unica cosa che gli sentivo dire era: 'Posso farlo da solo, posso farlo da solo, così l'ho lasciato fare, e lui l'ha fatto".

Non contento, Darrius si è posto davanti l'ennesima sfida: dopo mesi di lavoro, infatti ha composto la sua prima canzone, pubblicata sui social, dal titolo "Struck a chord".

In men che non si dica, ha raggiunto quattro milioni di visualizzazioni.

"Sono contento di aver ispirato le persone e migliorato la giornata di qualcuno, questo è tutto ciò che volevo fare, condividere la mia musica con tutti e far sorridere le persone".

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