Grazie, Brexit: tagli alle politiche agricole e di coesione nel nuovo bilancio europeo

Grazie, Brexit: tagli alle politiche agricole e di coesione nel nuovo bilancio europeo
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Di Elena Cavallone
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Presentata la proposta della Commissione europea per il bilancio relativo al periodo 2021-2027. Agli stati membri viene chiesto di aumentare il loro contributo finanziario per far fronte alle nuove priorità

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C'era da aspettarselo: il vuoto lasciato dalla Brexit comporterà tagli nel prossimo bilancio europeo, stando a quanto ha annunciato mercoledì la Commissione europea. A soffrirne maggiormente saranno i fondi per le politiche agricole e di coesione, mentre maggiori risorse saranno destinate a difesa, immigrazione e istruzione. Gli stati membri inoltre dovranno aumentare il loro contributo finanziario, passando dall'attuale 1% del PIL a circa l'1,1%, come ha spiegato il Commissario Gunther Oettinger.

"Dobbiamo far fronte a queste priorità da una parte risparmiando e investendo e dall'altra chiedendo ai 27 d i pagare un po di più, ci sembra la maniera più corretta".

Il nuovo bilancio coprirà il periodo tra il 2021 e il 2027, ossia quello successivo all'uscita del Regno Unito dall'UE. Complessivamente, la Commissione propone una somma di stanziamenti a lungo termine di 1.135 miliardi di euro ( pari all'1,11 % del reddito nazionale lordo dell'Unione a 27 membri) e per la prima volta introduce un collegamento tra il rispetto dello stato di diritto e l'erogazione dei fondi europei. Una novità dovuta ai preoccupanti sviluppi in Ungheria e Polonia.

"Quello che proponiamo è un meccanismo per proteggere il bilancio dai rischi finanziari associati alle carenze dello stato di diritto", ha chiarito il presidente della Commissione europea ,Jean-Claude Juncker. "Questo meccanismo è di applicazione generale e non è rivolto a priori a un particolare Stato membro, ma costituisce un aspetto importante della nuova architettura del bilancio".

Sulla proposta della Commissione europea dovrà decidere il Consiglio all'unanimità, con il consenso del Parlamento UE. La speranza è che si riesca a trovare un accordo per il vertice di Sibiu, in Romania, previsto per maggio 2019.

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