Fajr film festival: da Teheran, il meglio del cinema iraniano e internazionale

Fajr film festival: da Teheran, il meglio del cinema iraniano e internazionale
Di Wolfgang Spindler
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Il nostro Wolfgang Spindler ha visitato una delle kermesse cinematografiche più interessanti nel panorama internazionale: ospite d'onore, l'americano Oliver Stone

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Il 26 aprile si è conclusa in Iran la 36esima edizione del Festival internazionale del cinema di Teheran, il più longevo evento cinematografico del medioriente.  Wolfgang Spindler di Euronews era lì, per raccogliere impressioni su una kermesse considerata tra le più interessanti a livello internazionale.

Il premio per il miglior film è andato ad "Aga", una coproduzione Franco-bulgaro-tedesca diretta dal bulgaro Milko Lazarov, mentre al documentarista cambogiano Rithy Panh è andato il Peace Award". "Il lavoro sulla memoria è necessario - ha spiegato Panh ai microfoni di Euronews - e quello cambogiano è un territorio già abbastanza vasto di cui raccogliere la memoria. Credo spetti agli iraniani pensare e riflettere sulla propria storia"

Ospite d'onore per quest'anno, è stato il regista americano Oliver Stone, autore di film di culto come Jfk, Platoon o Assassini Nati. "Gli iraniani hanno molti problemi - ha dichiarato Stone ai nostri microfoni - ma non cercano di ignorarli. Sono molto realisti. C'è questo regista iraniano che è stato invitato a presentare il suo film a Cannes: probabilmente non lo lasceranno andare, ma almeno è riuscito a completare il film, ed è questo che conta. Il fatto che gli vietino di andare a presentarlo probabilmente è il male minore, in questo senso".

Nel corso del festival, Stone ha consegnato un premio alla carriera a Rithy Pahn e un diploma onorario alla regista slovena Hanna Slack, che ha presentato il suo "The Miner", la storia di un minatore immigrato che finirà per imbattersi nelle prove di crimini avvenuti nel secondo dopoguerra.

A vincere il premio come migliore attrice è stata invece l'iraniana Mahoor Alvan, con il suo ruolo in "Hattrick", diretto dal connazionale Ramtin Lavafipour. "Abbiamo provato diverse volte con il regista - ricorda l'attrice - discutendo insieme il copione. Abbiamo parlato della storia del personaggio, del suo passato e del suo futuro e credo che questo mi abbia aiutato davvero molto ad entrare nella parte"

Come miglior attore è stato premiato invece Leon Lucev, per il suo ruolo nel film sloveno "The Miner": dal momento che l'attore non è potuto essere a Teheran, a ritirare il premio è stata la regista Hanna Slack. Il riconoscimento per per il miglior film lo hanno invece ritirato Milko Lazarov e Veselka Kiryakova, rispettivamente regista e produttrice di Aga, la storia di un pescatore esquimese e del suo viaggio alla ricerca di sua figlia.

"Amo le storie sul nord fin da bambino- racconta Lazarov - probabilmente è dipesa da questo la scelta del soggetto. Amo girare questo genere di film silenzioso, lento; e la Siberia è stato un posto perfetto per girare"

Secondo Wolfgang Spindler, Il Fajr international film festival di Teheran "ha tutti gli ingredienti di cui necessita una kermesse internazionale: un programma ricco, ospiti internazionali, un mercato cinematografico e molti workshop. E il fatto che Oliver Stone abbia potuto partecipare, cosa impossibile qui fino a dieci anni fa, indica una gran voglia di voglia di cambiamento, da queste parti".

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