Il mio nome è Thomas: il ritorno al cinema di Terence Hill

Il mio nome è Thomas: il ritorno al cinema di Terence Hill
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Di Claudio Rosmino
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Il film, un road movie in stile wester, esce il 19 aprile in tutta Italia. E’ dedicato all’eterno amico Bud Spencer

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Trinità è tornato. Non trascinato su una brandina dal suo cavallo, ma in sella a una potente Harley Davidson. Non ai tempi del favoloso West, ma oggigiorno. Terence Hill  per il suo ritorno sul grande schermo ha scelto tempi e mezzi diversi da “Lo chiamavano Trinità”, ma non lo spirito.

“Il mio nome è Thomas”, in uscita il 19 aprile, segna il ritorno al cinema di Hill a 30 anni esatti da “Renegade, un osso troppo duro”. E’ un film on the road dal sapore di “spaghetti western”, scritto, diretto e interpretato dal 79enne compagno di tante scazzottate con Bud Spencer  (nome d’arte di Carlo Pedersoli).

Nel cast anche Veronica Bitto (co-protagonista), Guia Jelo e Andy Luotto; la pellicola è prodotta da Jess Hill (figlio di Terence) per Paloma 4 s.r.l., ed è distribuito da Lux Vide.

Tantissimi i richiami al genere che li ha resi famosi. Intanto il film è dedicato all’amico di sempre, scomparso due anni fa, proprio mentre Terence Hill (vero nome Mario Girotti) si trovava nel deserto dell’Almeria, in Spagna, per girare la sua nuova pellicola. Quella location, inoltre, è il luogo dove i due attori si sono incontrati per la prima volta sul set di “Dio perdona... io no”, prodotto 50 anni fa (in “Il mio nome è Thomas” appare un saloon ricostruito proprio come quello del western). . "E' ambientato ai giorni nostri – ha raccontato l’attore all’ANSA- ma ci sono delle evidenti citazioni come la scazzottata e le padellate. Il mio personaggio vuole affrontare un viaggio solitario verso il deserto dell'Almeria, Lucia, ragazza vulcanica e problematica, entra prepotentemente nella mia vita. Dopo averla difesa dall'aggressione di due delinquenti, stringiamo una tenera amicizia".

Il titolo naturalmente fa il richiamo a “Il mio nome è nessuno”, film prodotto da Sergio Leone che Hill ha girato nel 1973 a fianco di Henry Fonda. " In verità doveva chiamarsi in un altro modo (“Io Viaggio da solo”) – spiega Hill - ma era troppo lungo”.

La colonna sonora è firmata da Pino Donaggio, che aveva scritto quella dell’ultimo film comune di Hill e Spencer (“Botte di Natale”, 1994). Il tema dei titoli di testa è di Franco Micalizzi, già compositore della celebre “Trinity” di “Lo chiamavano Trinità” e di altri due brani presenti nei film della coppia “Nati con la camicia” e “Non c’è due senza quattro”. Nel tema musicale di Micalizzi ritroviamo un altro richiamo all’epoca western all’italiana: il fischio di Alessandro Alessandroni, registrato quando il musicista aveva 92 anni, reso famoso dalla colonna sonora di Trinità.

Per scrivere la sceneggiatura Hill ha preso spunto dal libro “Lettere dal deserto”. “Ho pensato a questo film per 10 anni – dice l’attore - La storia, in parte, mi è stata ispirata dalla lettura di un libro, che 20 anni fa mi aveva passato mia moglie, scritto da Carlo Carretto (monaco che nel '54 si ritirò nel Sahara dove visse dieci anni ritmati da silenzio e lavoro)”

“Il mio nome è Thomas” è stato presentato sabato 14 aprile a Terni; l'incasso dell'anteprima è stato devoluto al Comune di Amelia, paese che ha dato i natali a Girolamo Girotti, padre dell’attore, per la ristrutturazione dei giardinetti pubblici.

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