Siria, gli ispettori Onu restano bloccati a Damasco

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Di Antonio Michele Storto
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La delegazione dell'Organizzazione per la probizione delle armi chimiche dovrebbe poter raggiungere Douma per mercoledì.

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Sono ancora a Damasco gli ispettori dell'Organizzazione mondiale per la proibizione delle armi chimiche, che da sabato restano in attesa del via libera per poter visitare il sito dell'attacco chimico avvenuto lo scorso 7 aprile nella vicina Douma.

Secondo un comunicato diffuso ieri dalla delegazione, il regime li avrebbe trattenuti dichiarando di non poter garantir loro la sicurezza. "E' possibile - ha ipotizzato in proposito l'ambasciatore russo all'Opac Alexandr Shulgin - che avessero paura che gli esperti, dopo aver condozzo il loro lavoro sul campo, corroborassero la falsa versione che ha già fornito una giustificazione per i raid aerei che Stati uniti, Francia e Gran Bretagna hanno condotto con contro una Siria inerme"

E quella dell'ambasciatore potrebbe essere più che una speculazione: le preoccupazioni del regime, infatti, sembra fossero valide solo per la delegazione Opac, dal momento che. nelle stesse ore, a un ristretto gruppo di reporter internazionali è stato consentito l'accesso alla scena dell'attacco: tra loro, il mostro sacro Robert Fisk, che già nel 2013 negava la responsabilità governativa riguardo a un altro attacco chimico avvenuto nella stessa regione.

Stando a quanto dichiarato da un portavoce del governo, sembra che gli ispettori potranno accedere allarea nella giornata di mercoledi'.

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