La giornalista, "scomoda" per le sue inchieste, venne uccisa con un'autobomba sei mesi fa a Malta
Sei mesi dopo non sono ancora noti i nomi dei mandanti dell'omicidio a Malta di Daphne Caruana Galizia. La giornalista investigativa, uccisa con un'autobomba, denunciava da anni sul suo blog "Running Commentary", la corruzione nelle istituzioni, gettando luce sull'isola come hub del riciclaggio e dell'evasione fiscale nel cuore dell'Unione Europea.
Per continuare a fare sentire la sua voce, 18 testate internazionali, tra cui l'italiana Repubblica, hanno portato avanti le sue inchieste e nelle prossime ore cominceranno a pubblicare i primi risultati. Il lavoro è stato coordinato dall'organizzazione "Forbidden stories".
La giornalista è stata ricordata con manifestazioni a La Valletta, in numerose altre città europee e a Washington.
A dicembre tre maltesi sono stati arrestati con l'accusa di aver fabbricato la bomba che ha ucciso la reporter e di far parte di un'organizzazione criminale. Si sono dichiarati non colpevoli.