Accuse di razzismo contro Starbucks

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Di Loredana Pianta
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Il caso nato dopo l'arresto di due afroamericani in un locale di Filadelfia

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Manifestazioni di protesta in strada e sui social network contro Starbucks. Il colosso del caffè americano è accusato di razzismo, dopo che in suo locale di Filadelfia due afroamericani sono stati ammanettati dalla polizia per violazione di proprietà privata.

Il caso è nato da un video postato su Twitter e divenuto virale. Una cliente ha raccontato che i due sono stati arrestati solo perché si erano seduti al tavolo senza ordinare, mentre stavano aspettando l'arrivo di un amico.

I poliziotti hanno riferito di essere stati chiamati da un dipendente, dopo che i due uomini avevano tentato di usare il bagno senza prima effettuare una consumazione. Dopo essere stati invitati a lasciare il locale e il loro rifiuto, sarebbe scattato l'arresto.

"Questo espisodio non riflette lo spirito del nostro brand", ha dichiarato Camille Hymes vicepresidente regionale della catena. Scuse anche dall'amministratore delegato, Kevin Johnson, che ha promesso una revisione della formazione del personale per una migliore gestione degli incidenti negli spazi Starbucks.

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