Zuckerberg cerca di salvare la faccia

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Di Alberto De Filippis
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A breve passerà davanti al Congresso degli Stati Uniti

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Anche se per telefono Mark Zuckerberg si è cosparso il capo di cenere con i giornalisti. Ha detto che si è trattato di un gigantesco errore. L'unico numero certo è quello riguardante i profili iniziali che hanno utilizzato l'app dell'accademico Aleksandr Kogan intitolata This is Your Digital Life, poi acquisiti dalla Cambridge Analytica: 270mila, di cui 57 in Italia che hanno toccato in tutto 214.000 persone in Italia.

Così Zuckerberg: "Non abbiamo fatto abbastanza nel prevenire abusi e abbiamo creduto e ci siamo fidati degli sviluppatori. Questo vale anche per le fake news, per le interferenze estere nelle elezioni, per i messaggi d'odio oltre alla mandancza di privacy dei dati personali. Non abbiamo guardato il problema nella sua interezza è questo è stato un errore gigantesco. Un Errore".

Ma i critici si rifanno al latino, in particolare alla frase excusatio non petita accusatio manifesta. Ovvero "Chi si scusa si accusa" perché se si scoprisse che la società di Zuckerberg fosse stata a conosceza del comportamento di Cambridge Anaylitica, questo potrebbe costare davvero caro alla società di Menlo Park.

Secondo un esperto, Zuckerberg va incontro a molte domande e soprattutto la sua azienda abbia preso le misure necessarie per prevenire il ripetersi di certi fatti? E la gente potrà di nuovo sentirsi sicura su Facebook?

Nel tentativo di riabilitare l'immagine della propria azienda Zuckerberg apparirà dinanzi al Congresso degli Stati Uniti

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