Caso Skripal: guerra diplomatica senza tregua tra Russia e Occidente

Caso Skripal: guerra diplomatica senza tregua tra Russia e Occidente
Di Cinzia Rizzi
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Mosca annuncia che saranno poco più di 50 i funzionari britannici espulsi, non 23 come dichiarato in un primo momento

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La guerra diplomatica tra Russia e Occidente non conosce tregua. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha notificato questo sabato al Regno Unito che saranno "poco più di 50" i diplomatici britannici espulsi e non 23, come dichiarato finora.

Nei giorni scorsi, diversi Paesi occidentali - inclusi numerosi Stati Membri dell'Unione Europea - avevano annunciato l'espulsione di oltre 150 diplomatici russi, provocando una risposta speculare di Mosca.

"Se qualcuno ti schiaffeggia, quale sarà la tua reazione? Non ti fermerai di certo a pensare: cercherai di vendicarti. Non c'è neanche bisogno di dirlo. Le nostre relazioni sono pessime", ha dichiarato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.

Nel frattempo, si fanno bagagli e cartoni al consolato russo di Seattle, chiuso dalla Casa Bianca, in segno di solidarietà al Regno Unito, nell'ambito del caso di avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal, avvenuto lo scorso 4 marzo a Salisbury, nel sud dell'Inghilterra.

L'ormai chiuso consolato russo a Seattle

Ecco l'intervista ad Anatoly Antonov: La prima intervista dell'ambasciatore russo negli Usa dopo il caso Skripal.

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