Brasile: Lula, i giorni del giudizio

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Diritti d'autore  REUTERS/Diego Vara
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Di Loredana Pianta
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A partire da oggi i giudici potrebbero fermare la corsa politica di Lula e il suo ritorno alla presidenza del Brasile

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Ostenta serenità l'ex presidente brasiliano Lula, e prosegue il suo tour per vincere le elezioni di ottobre e tornare a guidare il Paese. Ma il suo cammino politico potrebbe avere le ore contate.

Oggi è attesa la decisione del Tribunale Regionale Federale, che ha confermato in appello la condanna a 12 anni per corruzione passiva e riciclaggio di denaro, e che sta esaminando il ricorso presentato dagli avvocati di Lula. Se fosse respinto, per il politico si aprirebbero le porte del carcere.

Non prima del 4 aprile però, perché la Corte Suprema deve pronunciarsi sulla richiesta della difesa di habeas corpus, uno strumento di garanzia che prevede che non ci possa essere detenzione fino a quando non si siano esaurite tutte le possibilità di appello a tribunali superiori.

Favorito nei sondaggi, nonostante i suoi guai giudiziari, Lula deve fare i conti con una parte del Paese che non vuole il suo ritorno al potere. Nei giorni scorsi le tensioni hanno portato a scontri di piazza.

Lula ha governato dal 2003 al 2011, consegnando poi il Brasile ad una politica a lui vicina, Dilma Rousseff, uscita di scena con un voto di impeachment.

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