A qualche ora dal pronunciamento del tribunale supremo di Madrid, la politica catalana Marta Rovira si autoesilia. "Decisione sofferta", scrive la donna
Il tribunale supremo di Madrid ha spiccato un mandato di arresto internazionale nei confronti di alcuni politici catalani, tra cui l'ex presidente Carles Puidgemont.
Marta Rovira che era ancora in possesso del passaporto, ha potuto lasciare la Spagna, prima di stamani, non presentadosi di fronte alla Corte e spiegando il suo gesto in pubblicata sul sito del partito.
Nella lettera la donna parla di una decisione sofferta e difficile. Numero due della sinistra repubblicana della Catalogna, la Rovira è la settima politica catalana a fare questa scelta dopo la dichiarazione d'indipendenza del 27 ottobre scorso.
Per il momento non si sa se la donna raggiunga il Belgio dove si trova anche Carles Puigdemont.
Marta Rovira non ha neppure partecipato al voto per eleggere come presidente del parlamento regionale, Jordi Turull, anch'egli indagato, per cui il tribunale supremo ha chiesto l'arresto.
Turull questo venerdì in tribunale si è comunque presentato .
Per i 12 politici indipendentisti catalani è stata formulata l'accusa di ribellione, in altre parole tentato colpo di Stato, anche se a livello regionale.