32 morti e 300 feriti. Questo il bilancio dell'attacco kamikaze realizzato due anni fa dal sedicente Stato Islamico nella capitale belga. Oggi parenti delle vittime, testimoni e autorità hanno rispettato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.
Un lungo minuto di silenzio. Cosi Bruxelles, ha ricordato gli attacchi del 22 marzo di due anni fa quando tre forti esplosioni, ravvicinate ma in punti diversi della città, hanno ucciso 32 persone ferendone 300. Testimoni, parenti delle vittime e autorità hanno presenziato alla cerimonia all'interno dell'aeroporto della città.
A rivendicare gli attacchi dei kamikaze carichi di esplosivo, di li a qualche ora, sarà il sedicente Stato Islamico, tramite l'agenzia di stampa Amaq,
Attacchi simultanei, secondo uno schema ormai consueto: le prime due bombe sono esplose nella sala partenze dell'aeroporto di Bruxelles, verso le 8 del mattino. Intorno alle 9,15 di quel 22 marzo è il vagone centrale di un convoglio della metropolitana di Bruxelles, tra le stazioni di Malelbeek e Schuman, in pieno centro, a saltare in aria.