La fonte-chiave di Daphne Galizia in stato di fermo ad Atene

La fonte-chiave di Daphne Galizia in stato di fermo ad Atene
Di Euronews
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Maria Efimova, 37 anni, era fuggita da Malta dopo l'assassinio della Galizia. Lavorava per la Pilatus Bank, oggetto delle rivelazioni della giornalista assassinata perchè accusata di aver riciclato una tangente destinata al primo ministro maltese Muscat.

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Maria Efimova, una delle fonti chiave di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese assassinata il 16 ottobre del 2017, è in stato di fermo ad Atene da matedi notte. Su di lei pesa il mandato di cattura internazionale spiccato da Malta per il reato, risibile, di appropriazione indebita per la cifra di soli 2 mila euro.

Michalis Arampatzoglou, inviato di Euronews ad Atene:  "Lunedì sera, la donna di 37 anni si è presentata in questa stazione di polizia nel centro di Atene. Era sola, senza un avvocato".

La giovane gola profonda russa aveva lasciato Malta insieme alla sua famiglia appena due mesi dopo l'assassisio della Galizia. Aveva lavorato nella filiale maltese della Pilatus Bank, l'istituto di credito di proprietà iraniana e con sede a Londra, al centro della rivelazioni clamorose della giornalista d'inchiesta assassinata e già al centro di un’inchiesta della vigilanza della BCE in materia di antiriciclaggio.

Secondo il parlamentare europeo greco, Stelios Kouloglou: "Il mandato di cattura contro Maria Efimova si basa su accuse ridicole da parte delle autorità maltesi, come il fatto che abbia insultato alcuni agenti di polizia durante le sue rilevazioni sugli scandali finanziari. La sua possibile estradizione a Malta metterebbe seriamente a repentaglio la sua vita come accadde con l'omicidio di Daphne Caruana Galizia".

La Pilatus Bank, secondo i documenti meglio noti come Panama's Papers, avrebbe garantito il riciclaggio di denaro sporco e, in particolare, della tangente da 1 milione di dollari che l'Azerbaijan avrebbe pagato al Primo Ministro laburista maltese Joseph Muscat.

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