Elezioni presidenziali russe: Putin alla riconquista

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Di Simona Zecchi
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Il grande favorito delle imminenti elezioni russe è l’inquilino uscente del Cremlino stando almeno agli ultimi sondaggi: Vladimir Putin alla riconquista della Russia

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Il grande favorito delle imminenti elezioni russe è l’inquilino uscente del Cremlino, stando almeno agli ultimi sondaggi secondo i quali Vladimir Putin distacca i rivali comunisti o nazionalisti con una percentuale pesante oscillante fra il 69-73% delle preferenze. Se i sondaggi si confermeranno reali, anche per la valenza delle figure che lo contrastano, che sono molto periferiche, Putin si appresterà a governare il Paese fino al 2024.

Durante i suoi 14 anni da presidente e i 4 anni  come primo ministro del Paese, Putin ha trasformato l'immagine globale della Russia consolidando il suo potere sulla politica e l'economia, mentre alcuni suoi oppositori sono finiti in carcere e altri hanno trovato la morte le cui indagini sono tuttora avvolte dal mistero. Ha offerto poi asilo politico a Edward Snowden, il tecnico della NSA che nel giugno 2013 ha svelato il programma di sorveglianza di massa americano. Nonostante le continue accuse che lo hanno travolto fino ai nostri giorni, compreso un ruolo d'influenza nelle recenti elezioni americane e nell'avvelenemanto della spia russa Serjei Skripal, ex doppio agente segreto da anni residente in Inghilterra, l'immagine monolitica che Putin offre al suo paese e all'estero non sembra affievolirsi. L'organizzazione di costosi Giochi Olimpici e il ruolo di ospite nei Mondiali di calcio di quest'anno sono elementi che contribuiscono senz'altro a rafforzare quella immagine.

Abile nel riempire i vuoti lasciati da Europa e Stati Uniti, il Cremlino è riuscito a sedersi accanto ai potenti sui tavoli mediorientali e nord africani nei quali per almeno 15 anni ha avuto solo ruoli di secondo piano. La sconfitta di Daesh in Siria, di cui si è reso protagonista, ha certamente fatto salire le quotazioni dell'ex agente del KGB anche se la sfida che l'aspetta "domani" non è certo di poco conto: dovrà necessariamente confrontarsi con un Paese lacerato da anni di guerra civile.

Vladimir Putin ha concluso infine domenica 11 marzo con un documentario che ne illustra la vita e la carriera politica la campagna elettorale sullo sfondo di alcuni dei principali eventi della storia moderna della Federazione Russa.

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