La Cina torna alla presidenza a vita

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Di Paolo Alberto Valenti
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Il Congresso Nazionale del Popolo a Pechino rimuove il limite massimo di due mandati presidenziali sanciti dalla costituzione e spalanca la strada della presidenza a vita per Xi Jinping

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Il Congresso Nazionale del Popolo a Pechino rimuove il limite massimo di due mandati presidenziali sanciti dalla costituzione cinese e spalanca la strada al Presidente Xi Jinping verso la possibilità di mantenere l'incarico a vita.

Il divario fra la Cina e l'occidente

Una manovra che in occidente sconcerta visti i parametri naturali della democrazia. La società e le istituzioni cinesi hanno conosciuto in duemila anni una stabilità sorprendente. Almeno fino al Novecento quando alla classe dei mandarini, i funzionari grandi servitori dello Stato, vengono sostituiti i contadini che Mao Zedong guida al potere nel 1949 proclamando la nascita della Repubblica Popolare Cinese.

I trionfi e le sconfitte di Mao

ll fallimento della politica economica, le disastro delle riforme agricole, la piega violenta della Rivoluzione Culturale, le lotte intestine saranno le tappe del progressivo e inarrestabile declino del Grande Timoniere.

Mao muore il 9 settembre del 1976. La sua salma verrà esposta otto giorni in piazza Tienanmen, la stessa dove nel 1989 un’ondata di ribellione giovanile risveglierà il Paese dal torpore di decenni di regime senza però riuscire a liberarlo.

Il piccolo astuto timoniere

Due anni dopo la morte di Mao e fino al 1992 Deng Xiaoping fu l’artefice dell’unico vero grande balzo in avanti compiuto dal gigante, un exploit ben più efficace di quello tentato dal padre della Cina comunista.

Il suo pragmatismo, l'efficace lungimiranza schiusero alla Cina la più stupefacente svolta economica mai attuata che trasformò un paese contadino e affamato in superpotenza globale.

L'interpretazione del Capitale di Marx

La chiave di volta fu l'interpretazione forzata del Quarto volume del Capitale di Karl Marx che aveva stabilito che si comincia a sfruttare il lavoro altrui a partire da otto dipendenti, così le imprese familiari che per incanto si moltiplicarono in tutta la Cina tardonovecentesca potevano avere solo 7 dipendenti.

La Cina resta l'unico paese formalmente comunista che ha saputo fondere soluzioni collettiviste riformate con gli impulsi del capitalismo globale proiettando il paese verso record largamente imbattuti.

La Cina all'apogeo?

Oggi il partito comunista cinese santifica il suo presidente che potrà rimanere a piacimento al potere rendendo obsoleta proprio la clausola che Deng Xiaoping aveva voluto per disinnescare il rischio del culto della personalità. Si tratta di un ritorno al passato che segna il culmine della parabola cinese?

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