Grande coalizione o Cinquestelle dialogante
È il presidente Sergio Mattarella che, dopo la nomina dei presidenti di Camera e Senato deve decidere a chi conferire l'incarico di formare un governo. In un'Italia tripolare dove le due coalizioni e i cinqustelle si guardano di traverso, non sembra cosa facile. E mentre il segretario del Pd, Matteo Renzi, promette dimissioni solo dopo la formazione di un esecutivo per evitare di fare da stampella, Luigi di Maio si era mostrato possibilista aprendo ai finora odiati governi di coalizione.
Per raggiungere la maggioranza assoluta, al centrodestra mancano oltre 50 seggi alla Camera e poco meno di 30 al Senato. È possibile che arrivino da singoli parlamentari o transfughi. Un esempio quello dei grillini già stati espulsi, ma che dovrebbero essere poco più di dieci tra Camera e Senato; servirebbe che decine di altri grillini o piddini se ne vadano per sostenere un governo di centrodestra guidato da Matteo Salvini. Raccogliere da 10 a 20 parlamentari in questo modo è possibile ed è già accaduto: trovarne circa 80, è un'altra storia.