Il convoglio speciale, "voce delle donne oppresse in Siria"

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Di Cinzia Rizzi
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E' partito da Istanbul uno speciale convoglio umanitario, che vuole aiutare le donne rinchiuse e torturate nelle prigioni siriane

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Questo martedì è partito da Istanbul verso la provincia meridionale di Hatay - al confine turco-siriano - un convoglio speciale: l'International Conscience Convoy, che si definisce come "la voce delle donne oppresse in Siria".

A far parte di questo convoglio, composto da 150 autobus, diversi gruppi, tra i quali quello delle Madri di Srebrenica, che affrontarono una situazione simile durante la guerra in Bosnia tra il '92 e il '95.

"Mie care sorelle, stiamo venendo a prendervi", dichiara un'attivista. "Di qualsiasi religione, razza o etnia, donne da tutto il mondo si sono ritrovate oggi per iniziare questo viaggio umanitario. Vogliamo aiutare tutte quelle donne rinchiuse nelle prigioni siriane".

Una delle associazioni organizzatrici del viaggio, la Human Rights and Justice Movement (HRJM), ha identificato 13.581 donne, che soffrono nelle prigioni del regime siriano dall'inizio del conflitto nel 2011. Alcune di queste hanno perso la vita, a causa di torture e stupri avvenuti durante la detenzione, mentre altre sono in attesa di essere salvate e raggiungere le 100 siriane che vivono oggi da rifugiate in Turchia.

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