Bergamini: "Non so se la Toscana è ancora terra renziana..."

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Di Gioia Salvatori
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Candidata per il centrodestra in Toscana Deborah Bergamini (Forza Italia) parla della campagna elettorale, del futuro della coalizione e di Silvio Berlusconi "un bene per il sistema democratico"

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Frizioni interne, scarsi eventi unitari, i rumors su chi indicherà come presidente del consiglio la coalizione di centrodestra qualora dovesse vincere le elezioni. Di tutto questo parliamo con Deborah Bergamini, candidata del centrodestra in Toscana, territorio renziano...

"Non lo so se è ancora territorio renziano perché ho la sensazione, girando in campagna elettorale, che qui di Renzi si siano un po' perse le tracce. La campagna elettorale per noi di Forza Italia, e in generale per il centrodestra, persino qui in una regione notoriamente rossa, sta andando bene. C'è un clima positivo, una grandissima voglia di cambiamento da parte dei cittadini e delle cittadine toscane. Una grande voglia di cambiamento perché qui il partito democratico ha sempre governato".

**Chi sarà il prossimo presidente del consiglio se il centrodestra dovesse vincere le elezioni?
**

_"Questa è una grande domanda  ma il presidente Berlusconi ha già dato una risposta. E c'è chiaro un principio: l'Italia deve dare una forte sensazione di stabilità e di governabilità con il prossimo governo. Però non basterà: occorrerà dare garanzie agli altri Paesi dell'Unione, al mondo, agli investitori esteri e dire loro il prossimo governo è un governo che si insedierà per finalmente fare quelle riforme strutturali che in questi anni non sono state fatte". _

Insomma Tajani piace anche a lei come nome?

"Tajani è un nome che non può non piacere".

Abbiamo visto alcune frizioni tra i partiti che compongono la coalizione di centrodestra. Che ne sarà della coalizione dal 5 marzo in poi?

"Se io ho visto frizioni francamente le ho viste a sinistra dove se le sono date di santa ragione. Non ci sono frizioni ma non siamo fratelli gemelli, siamo movimenti politici con storie e tradizioni e visioni in larga parte simili e per qualche aspetto diversi, ma siamo una coalizione non un'identità. Il 5 marzo noi non  faremo niente di diverso da ciò che facciamo già oggi: noi oggi in coalizione governiamo già la parte più produttiva del Paese".

**Non vi sentite in imbarazzo ad avere un leader, Silvio Berlusconi, ineleggibile, sempre lo stesso e in attesa di un'importante sentenza?"
**

"Noi siamo estremamente contenti di avere per leader Silvio Berlusconi. Senza Berlsuconi il centrodestra non esisterebbe e questo andrebbe a grande detrimento del sistema democratico e dei  cittadini italiani per quello che ci riguarda".

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