La mamma della lettera a Salvini: "Mio figlio costretto a lasciare il suo posto sul bus"

La mamma della lettera a Salvini: "Mio figlio costretto a lasciare il suo posto sul bus"
Diritti d'autore 
Di Luca Santocchia
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Gabriella Nobile ha denunciato in un post su Facebook gli episodi di intolleranza con cui si sono dovuti confrontare i figli negli ultimi mesi. Il post ha ricevuto migliaia di condivisioni prima di essere rimosso e oggi l'account di Gabriella è stato bloccato

PUBBLICITÀ

Da questa mattina Gabriella Nobile non può più utilizzare Facebook e Messenger. E' stata accusata di fomentare l'odio razziale e i suoi account sono stati bloccati. Gabriella, imprenditrice 49enne residente a Milano, è la mamma adottiva di due bambini che qualche giorno fa, subito dopo il comizio di Matteo Salvini in Duomo, ha pubblicato sul suo profilo una lettera aperta al leader della Lega per denunciare il clima di intolleranza sempre più pesante con cui i suoi due figli si sono dovuti confrontare negli ultimi mesi.

"Volevo ringraziarla - scrive Gabriella nella prima parte del messaggio - perché sta regalando ai miei figli dei momenti di terrore davvero fuori dal comune. Mia figlia di 7 anni prima di andare a letto mi chiede: 'ma se vince quello che parla male di noi mi rimandano in Africa?'. E piange disperata. Mio figlio invece, prende l'autobus per andare agli allenamenti di calcio quasi tutti i giorni e da circa un paio di mesi mi racconta di insulti che è costretto a subire da suoi gentili simpatizzanti".

Il post ha ricevuto in poche ore decine di migliaia di like, condivisioni e commenti ed è stato ripreso da diverse testate di informazione. Domenica scorsa però il messaggio è stato cancellato dalla bacheca di Gabriella e da quella di chi l'aveva condiviso.

Gabriella ha così deciso di ripubblicare la lettera, che come la prima ha raccolto in poco tempo decine di migliaia di like e condivisioni. Quando questa mattina abbiamo provata a contattarla su Messenger per farle qualche domanda sulla vicenda, a risponderci è stato il marito: gli account della moglie erano stati bloccati e non poteva risponderci.

"E' successo questa mattina - ci ha poi detto al telefono Gabriella -, ho ricevuto un messaggio in cui sono accusata di fomentare l'odio razziale". I suoi figli hanno 12 e 7 anni. Il più grande è originario del Congo ed è stato adottato quando aveva 2 anni; la più piccola è arrivata dall'Etiopia quando aveva un anno. "Parlano l'italiano con accento milanese e sono perfettamente integrati. Fin da piccoli hanno dovuto fare i conti con gli insulti e le cattiverie di alcuni coetanei, ma hanno le spalle larghe e gli ho insegnato come gestire queste situazioni".

Dopo la pubblicazione della lettera Gabriella ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà da persone nella sua stessa situazione che le hanno confessato di avere vissuto le stesse esperienze. "Ho deciso di scrivere quella lettera - ci ha spiegato - perché negli ultimi mesi la situazione è peggiorata. Prima gli insulti arrivavano solo da bambini della loro età, ora non è più così. Mio figlio mi ha raccontato di diversi episodi in cui ad importunarlo sono stati degli adulti, una volta sull'autobus gli è capitato di essere costretto ad alzarsi dal suo posto ed è stato invitato a tornarsene in Africa. Sono episodi che hanno alimentato in lui sentimenti confusi, i bambini poi amplificano tutto. La più piccola invece si è spaventata sentendo alcuni discorsi in televisione, mi ha detto che non voleva più andare a scuola. La situazione durante questa campagna elettorale è diventata insostenibile, con la mia lettera ho chiesto semplicemente di abbassare i toni".

Aggiornamento 28 febbraio

Martedì il segretario della Lega Matteo Salvini si è espresso sulla vicenda con un post sui suoi profili social. "Una mamma che ha adottato due bimbi africani dice che i suoi figli hanno paura di me? Sbaglia, lo dico con affetto, da papà - si legge nel messaggio -. Basterebbe che la mamma spiegasse ai suoi figli che io allontanerò dall’Italia delinquenti, clandestini e spacciatori, non certo i bambini! Voglio un Paese più sicuro per tutti, soprattutto per i nostri figli. Questo mi chiedono non solo gli italiani ma anche tanti immigrati, regolari e perbene, che vivono in questo Paese. Anzi, al governo lavorerò per rendere più veloci e meno costose le adozioni per le migliaia di coppie che attendono questa gioia da anni, non avendo 30.000 euro da spendere o anni per aspettare.
P.S. Visto che viviamo entrambi a Milano, sarei ben felice di offrirle un caffè al parco, mentre i nostri bimbi giocano insieme".

Mercoledì, in una video intervista a Repubblica, Gabriella Nobile ha risposto all'invito di Salvini a "bere un caffè al parco mentre i nostri figli giocano": "Io il caffè non lo bevo - ha detto Gabriella - ma non ho niente contro Salvini in sé. La mia era una denuncia sociale, non politica. Accetto la sua offerta, ma solo se mi chiama dopo le elezioni".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Da Salvini a Farage, da Trump a Grillo: quello che i politici vogliono davvero (ma non dicono)

Tre manifesti per Salvini: a Napoli manifestazione contro il leader della Lega

Il sociologo Barbagli: “Infondato dire che c’è un aumento della criminalità per colpa degli immigrati”