Rivendica l'Isis. La regione russa è abitata in maggioranza da musulmani
L'Isis ha rivendicato l'attacco di ieri a una chiesa ortodossa nella repubblica russa del Daghestan, una regione prevalentemente musulmana, nel quale sono rimaste uccise cinque donne. "Un soldato dell'Islam, Khalil Daghestani, ha attaccato una chiesa nella città di Kizlyar", ha scritto la rete jihadista tramite l'app di messaggistica Telegram.
I fedeli stavano uscendo dalla chiesa dopo una funzione serale, quando un uomo ha aperto il fuoco", ha riferito il sindaco della cittadina, Alexander Shuvalov, aggiungendo che "l'aggressore armato di fucile è stato abbattuto dalla polizia". Secondo l'agenzia Interfax, una donna che era con l'aggressore è stata subito arrestata.
Due agenti di polizia russi sono rimasti feriti nell'attacco. L'aggressore era un uomo locale poco più che ventenne. Il ministero regionale degli Interni ha dichiarato che l'uomo ha usato un fucile da caccia e che quattro donne sono state uccise sul posto, mentre l'aggressore è stato "eliminato". Una quinta donna è morta poi in ospedale per le ferite riportate, secondo il ministero della Sanità.