Per evitare la diffusione di un potente virus intestinale, che ha colpito almeno 30 persone nello staff olimpico, il governo ha già rimpiazzato oltre 1200 guardie di sicurezza con personale militare
A Pyeonchang, ormai fervono i preparativi per le imminenti Olimpiadi invernali, le seconde a svolgersi in Sud Corea dopo l'edizione estiva disputata trent'anni orsono nella capitale Seul.
Ma stavolta, purtroppo, non è solo la febbre olimpica a investire il paese: perché proprio alla vigilia dei giochi, il governo si è trovato a fare i conti con un potente virus intestinale, che pare abbia già colpito una quarantina di persone nello staff incaricato di mettere a punto l'evento.
"Vogliamo scusarci per questo" ha dichiarato alla stampa Lee Hee-Beom, presidente del Comitato Olimpico. "Il nostro centro di controllo malattie - ha sottolineato - e altre agenzie governative stanno già studiando contromisure che verranno annunciate al più presto".
Il cappello indossato di fronte ai giornalisti dal presidente Lee Hee-Beom fa parte di un kit antifreddo che il Comitato farà distribuire, all'inizio dei giochi, ad atleti e relativi staff, in modo che possano proteggersi da temperature che posso scendere anche sotto i 15 gradi.
Per evitare la diffusione del cosiddetto Norovirus, il governo sudcoreano ha già rimpiazzato 1200 guardie di sicurezza - per alcune delle quali già si temeva il contagio - sostituendole con personale militare selezionato previo esame medico.