6 razzi lanciati, secondo la televisione nazionale turcha, contro la città di confine di Reyhan. Ad Afrin, dove continua l'occupazione turca in funzione anti-curda, il corpo di una combattente dell'Unità Femminile di Protezione Popolare, mutilato ed esposto come un trofeo dai militari turchi
6 razzi sulla citta turca di Reyhan hanno ucciso due civili. Lo riferisce la televisione turca NTV secondo cui i razzi sarebbero stati lanciati dai combattenti curdi nella città siriana di Afrin, sotto assedio turco da almeno due settimane. Dall'inizio dell'operazione denominata "Ramoscello d'ulivo", con la quale Ankara intende annichilire le forze curde nel nord della Siria, sarebbero oltre 80 i razzi lanciati contro le città turche di Kilis e Rayhan.
A dispetto del nome usato, l'occupazione turca della regione di Afrin si distingue per efferatezza: secondo i militanti curdi, il corpo di Amina Omar, nome di battaglia Barin Kobani, combattente dell'Unità Femminile di Protezione Popolare, è stato mutilato e poi esposto al pubblico come un trofeo dall'esercito turco.