Italia 2018: poche sorprese nelle liste e tanti scontenti

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Poche sorprese, qualche gaffe e tanti scontenti dopo la presentazione delle liste dei candidati per le elezioni politiche in Italia.

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Poche sorprese, qualche gaffe e tanti scontenti dopo la presentazione delle liste dei candidati per le elezioni politiche in Italia. Se nei giorni scorsi si era registrata l'avanzata dei giornalisti, aumenta anche la pattuglia dei magistrati candidati, mentre i cinque stelle devono registrare il primo forfait: l'ammiraglio Rinaldo Veri, annunciato in mattinata da Luigi Di Maio, non può essere candidato perché già consigliere comunale in una lista civica che appoggia il Partito democratico.

Tra le fila del centrodestra, invece, c'è anche un ex assessore della giunta di centrosinistra alla Regione Basilicata. Una sfida tra ex, visto che il rivale nel collegio uninominale, sarà un ex di Forza Italia candidato con il Pd.

Il partito guidato da Matteo Renzi è quello che produce maggiori scontenti nella spartizione dei seggi: sia perché ridurrà drasticamente il numero di eletti alla Camera, sia perché la maggioranza interna non ha lasciato grande spazio alle altre anime del partito, tanto che il ministro Andrea Orlando non risparmia un attacco diretto al segretario.

A circa un mese dal voto, per i sondaggi non ci sarà un vincitore il prossimo 4 marzo.  

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