Global Conversation, Argentina: "Abbiamo molti investitori stranieri, economia in ripresa"

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Mauricio Macri è un uomo in missione, ma non ha un compito facile da affrontare: giura di voler riportare il suo Paese agli antichi fasti

Mauricio Macri è un uomo in missione, ma non ha un compito facile da affrontare: giura di voler riportare il suo Paese agli antichi fasti nel mondo, superando la pagina di oltre un decennio di politica populista di sinistra, che ha visto crollare l ‘economia del Paese.

Un ambizioso programma di riforme sta iniziando a dare i suoi frutti, ma c‘è un lungo e potenzialmente arduo cammino da percorrere.

Per parlare di ciò, sono lieta di ospitare il Presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, qui al World Economic Forum di Davos.

Isabelle Kumar, Euronews:

Presidente Macri, grazie per essere qui con noi a Global Conversation.

Mauricio Macri, Presidente Argentina:

“Grazie per l’invito, è bello essere qui”.

Kumar: Qui a Davos, l’Argentina è chiaramente aperta alle interrelazioni: il Paese soffre di incertezza, qual è la sua posizione, a quando gli incontri con potenziali investitori?

Macri: “Stiamo lavorando sodo e abbiamo raggiunto risultati incredibili in soli due anni, risultati che sono stati riconosciuti da quasi tutti i Governi mondiali, ci stiamo liberando del populismo, evitando una crisi economica, all’interno del sistema democratico: qualcosa che non è mai successo prima in Argentina, il Paese sta crescendo, crescerà ancora, non accadeva dal 2010, stiamo riducendo l’inflazione”.

Kumar: Tuttavia l’inflazione è difficile da domare: a luglio 2016, incredibilmente era al 40%, ora si è ridotta, ha dovuto rivedere le cifre: ma è qualcosa con cui gli argentini dovranno convivere a medio-lungo termine?

Macri: “No, non possiamo convivere con l’inflazione perché l’inflazione è legata alla povertà, attacca le persone più povere e va contro la produttività e la competitività: dobbiamo creare posti di lavoro e ci stiamo lavorando, raggiungeremo un’inflazione ad una sola cifra percentuale entro la fine del prossimo anno, questo è l’obiettivo che stiamo perseguendo, è qualcosa di cruciale per mantenere l’incredibile quantità di investimenti che stiamo ricevendo”.

Kumar: Mentre è in fase di attuazione un ambizioso programma di riforme e di recente è entrata in vigore la riforma delle pensioni, che era uno dei più grandi ostacoli, i vostri critici dicono che state operando gravando sulle spalle della povera gente, e la riforma pensionistica ha scatenato alcuni scontri.

Macri: “No, non è vero”.

Kumar: Alcuni disordini nel Paese.

Macri: “Ovviamente, le riforme inducono a reazioni, ma ogni riforma che sto conducendo nel Paese si incentra sulla riduzione della povertà, è focalizzata sulla creazione di posti di lavoro”.

Kumar: La sua popolarità è leggermente diminuita, vero?

Macri: “Era al 60%, ora è a un po’ più del 50%, è un ottimo supporto: sono piuttosto ottimista e dopo questa visita a Davos, molto di più, tutti quelli abbiamo incontrato dicono di voler scommettere sull’Argentina, vogliono investire da noi, quindi questa cosa si farà”.

Kumar: Lei è anche entusiasta delle prospettive di un accordo commerciale tra l’Unione Europea ed il Mercosur (Mercato Comune dell’America meridionale), di cui l’Argentina fa parte: tuttavia, questi negoziati stanno diventando troppo lunghi, vero? Come pensa che progrediranno? Sono in una fase di stallo?

Macri: “Si stanno protraendo troppo, in effetti: a questi negoziati non sono così abituato, perché sono abbastanza nuovo per la politica, ci vuole tanto tempo, ma siamo piuttosto vicini”.

Kumar: Quindi cosa li frenano? Quali sono i principali problemi?

Macri: “Le quote per la carne, per il bioetanolo, per l’industria automobilistica, ritengo che siamo abbastanza vicini ad una soluzione”.

Kumar: L’Argentina, come ha detto, ha suscitato molto interesse a livello internazionale, però è interessante notare che un argentino molto importante si sta allontanando dal proprio Paese, sto parlando del Papa: ha compiuto sei viaggi in America Latina, mai tornando nel suo Paese d’origine, alcuni diranno che non vuole essere allineato al suo programma di austerità”.

Macri: “Affatto, ne ho parlato molte volte con il Papa e lui ha capito e sta appoggiando un’Argentina che valorizza di nuovo la cultura del lavoro, la trasparenza, le istituzioni forti, un Paese federale, ovviamente lui è sempre dalla parte dei poveri: sono sicuro che è abbastanza a suo agio con quello che stiamo facendo, fa tutto parte del nostro programma”.

Kumar: Lei sta guidando una battaglia contro la corruzione, ora anche l’ex Presidente, Cristina Kirchner, ne è accusata e a sua volta la sta accusando: è una caccia alle streghe motivata politicamente? Qual è la sua risposta in merito?

Macri: “Non è vero, è una bugia, sto lavorando duramente per avere una giustizia indipendente, come il Brasile ha dimostrato negli ultimi anni, l’Argentina è migliorata molto ma abbiamo molto lavoro da fare, e lei deve affrontare le accuse deve dare spiegazioni, poi la giustizia deciderà”.

Kumar: Donald Trump è a Davos e porta con sé un messaggio di protezionismo, il che sembra in antitesi al suo messaggio di apertura: che tipo di impatto pensa che avrà?

Macri: “In termini pratici, direi che tutto è relativo, se si parte da un’Argentina completamente isolata, il protezionismo per i vari Stati indica uno scenario abbastanza aperto: penso che ci stia provando, dobbiamo aspettare e vedere come si chiuderanno tutte queste discussioni”.

Kumar: Cosa ne pensa di lui come uomo?

Macri: “Un negoziatore molto duro, grande golfista e duro negoziatore”.

Kumar: C‘è del vero nel fatto che le ha rotto le mazze da golf? Questo è scritto in una delle sue autobiografie…

Macri: “No, era davvero arrabbiato le prime volte che l’ho battuto, poi ha iniziato a vincere e le cose sono andate meglio”.

Kumar: L’ha lasciato vincere?

Macri: “Beh, potrebbe darsi…”.

Kumar: Torniamo all’Argentina per finire la nostra intervista: mi descriva come vede il suo Paese tra dieci anni.

Macri: “L’Argentina sarà uno dei Paesi più in crescita in tutto il mondo, sviluppando energie rinnovabili, raddoppiando la produzione di cibo e ricevendo 10 milioni di turisti in più, un Paese fantastico e sorprendente”.

Kumar: Grazie per averci accordato parte del suo tempo, è stato un piacere incontrarla.

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