Il vicepremier Dragasakis: Grecia pronta a camminare con le sue gambe

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In un'intervista esclusiva, il vicepremier greco ha parlato della nuova pagina economica del Paese dopo la crisi, e dei progressi nelle relazioni con la Repubblica di Macedonia.

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La stretta di mano al World Economic Forum di Davos tra i primi ministri di Grecia e Republica di Macedonia, ha rappresentato un momento storico nella disputa sul nome del Paese ex jugoslavo.

Skopje ha promesso che il suo aeroporto non sarà più intitolato ad Alessandro Magno; Atene lascerà entrare la Repubblica di Macedonia nell'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI): un passo in avanti del paese verso l'ingresso nell'Unione europea.

Il vicepremier greco Giannīs Dragasakīs, in un'intervista ad Euronews, ha tuttavia sottolineato che ci sono ancora molte questioni da risolvere, legate a ciò che è scritto nella Costituzione e sui libri di scuola dell'ex repubblica jugoslava. Definizioni che devono essere cancellate per non alimentare ostilità nei confronti della Macedonia greca. "Non siamo un paese fobico, chiuso su se stesso¨, vogliamo rapporti sereni nella regione", ha dichiarato.

Dragasakis ha poi affrontato la questione economica, ribadendo che la Grecia camminerà con le sue gambe, dopo la chiusura del terzo programma di aiuti il 20 agosto di quest'anno.

E lo sta già facendo, ha detto il vicepremier, essendo andati dopo ques'estate più volte sul mercato internazionale dei capitali. È inoltre in preparazione un cuscinetto finanziario per mettere al sicuro il paese nei prossimi anni.

Il terzo e ultimo pacchetto di aiuti in arrivo per la Grecia ammonta a 6,7 miliardi di euro e sarà versato in due tranche.

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